rotate-mobile
Cronaca

Blitz nel deposito di una ditta di Foggia, trovati 1700 kg di rame rubato

E' il "tesoretto" recuperato dalla polizia e dal corpo forestale dello Stato, all'interno di una ditta di recupero di materiale ferroso alla periferia di Foggia, il cui titolare è stato denunciato per ricettazione

Circa 1700 kg di rame nudo, già sguainato e pronto per essere venduto e immesso sul mercato nero. Verosimilmente quello dei paesi dell’Est, dove la quotazione del cosiddetto “oro rosso” è attualmente più alta che in Italia. E’ il “tesoretto” recuperato dalla polizia e dal corpo forestale dello Stato, all’interno di una ditta di recupero di materiale ferroso alla periferia di Foggia.

Tutto il materiale sequestrato era nelle disponibilità del titolare dell’attività - un 60enne foggiano, con piccoli precedenti - che è stato denunciato per ricettazione e che non ha voluto fornire indicazioni sulla provenienza del materiale rinvenuto. L’ingente sequestro è avvenuto nell’ambito di una vasta attività di polizia, finalizzata al contrasto del fenomeno dei furti di rame, che in Capitanata ha assunto dimensioni emergenziali.

Il blitz è stato coordinato dal dirigente del Compartimento della Puglia, della Basilica e del Molise della Polizia Ferroviaria, Giancarlo Conticchio, nei territorio maggiormente colpiti dai furti di rame, materiale trafugato perlopiù dalle reti delle Ferrovie Italiane, della Telecom e dell’Enel, creando notevoli danni economici alle aziende erogatrici dei servizi e gravissimi disagi all’utenza e alla cittadinanza. Basti pensare che il taglio di un cavo di importanza strategica può anche paralizzare una linea ferroviaria”, puntualizza Conticchio, per rendere l’idea delle conseguenze sull’utenza.

RAME RUBATO, BLITZ A FOGGIA: IL VIDEO

Stessa cosa per i furti sulle linee Telecom e Enel: la cronaca di tutti i giorni, infatti, racconta di interi quartieri e borgate isolate e al buio, e di aziende locali impossibilitate a proseguire l’attività lavorativa perché momentaneamente private di servizi primari, come appunto l’energia elettrica. L’attività è il prosieguo di quella già posta in essere nel Foggiano, dove lo scorso 5 febbraio la Polfer di Foggia ha sequestrato 530 kg di rame rubato alle ferrovie.

Ad infierire un ulteriore colpo ai predoni dell’oro rosso, la Polfer - insieme ai Forestali e agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Bari e della Sezione Volanti di Foggia - ha sequestrato 1680 kg di rame di vario tipo, di cui 170 kg di corda ramata utilizzata negli impianti fotovoltaici, 437 kg di cavi elettrici già sguainati di vario tipo e diametro e 1073 kg di cavi telefonici. Insieme ai cavi, la polizia ha recuperato anche 23 manufatti dello stesso metallo – oggetti decorativi e pentolame vario – verosimilmente provento di furti e saccheggi messi a segno in casolari di campagna e abitazioni rurali.

Il valore del materiale recuperato è stato calcolato in circa 8mila euro, essendo drasticamente calata la quotazione del rame in Italia (circa 4,5 euro al chilogrammo). Non si esclude, quindi, che il materiale sequestrato fosse pronto per essere inviato nei paesi dell’Est Europa da sempre “sponda” di questo mercato e dove la quotazione del metallo è più alta e rende l'illecito più redditizio. Sull’accaduto sono in corso ulteriori accertamenti di polizia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Blitz nel deposito di una ditta di Foggia, trovati 1700 kg di rame rubato

FoggiaToday è in caricamento