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Cronaca Manfredonia

Sequestrate due tonnellate di prodotti ittici: 38 illeciti amministrativi, 30 violazioni penali

Sequestrati nell’ambito dell’operazione ‘Tallone d’Achille’, perché privi dei requisiti di tracciabilità o perché commercializzati in assenza dei requisiti minimi igienico-sanitari

Nell’ambito dell’operazione complessa su scala nazionale denominata ‘Tallone d’Achille’, disposta tra fine novembre e inizi di gennaio, dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto, e finalizzata a garantire, nell’imminenza e immediatamente dopo le festività natalizie, la tutela del consumatore finale attenzionando in particolar modo la tracciabilità (etichettatura e rintracciabilità) dei prodotti della pesca, commercializzati all’ingrosso e al dettaglio nella città sipontina e nell’intero hinterland della provincia di Foggia, i militari del Nucleo di Polizia Giudiziaria e delle dipendenti unità navali del Compartimento Marittimo di Manfredonia (che si estende dal Comune di Chieuti a Zapponeta), diretto dal comandante Nicola Latinista, congiuntamente al servizio veterinario dell’Asl Foggia e agli altri corpi/amministrazioni per  quanto di specifica competenza - operanti da sempre nell’ambito di una collaudata collaborazione istituzionale - hanno posto sotto sequestro circa due tonnellate di prodotti ittici, perché privi dei requisiti di tracciabilità o perché commercializzati in assenza dei requisiti minimi igienico-sanitari. Il prodotto sequestrato è stato distrutto a mezzo di rigetto in mare o conferimento a ditta all’uopo autorizzata.

Gli illeciti amministrativi accertati sono stati 38 e le violazioni penali trenta. Tra i casi più frequenti la vendita di prodotti ittici privi di regolare etichettatura, le violazioni delle norme sulla rintracciabilità e detenzione di attrezzi non consentiti. Circa 40mila euro l’importo delle sanzioni amministrative pecuniarie comminate, la cui definizione è demandata per legge al Servizio Contenzioso della Regione Puglia.

Le attività operative, iniziate il 23 novembre scorso e terminate il 10 gennaio, sono state mirate soprattutto al controllo delle piattaforme logistiche di distribuzione e delle merci d’importazione per via marittima, al fine di prevenire “alla fonte” l’immissione nel circuito commerciale di alimenti non sicuri. Nel complesso hanno portato al sequestro amministrativo di prodotti del tutto privi delle informazioni obbligatorie necessarie ai fini di assicurarne la rintracciabilità, ovvero la provenienza e le caratteristiche alimentari.

Altresì è doveroso ricordare il contrasto alle frodi in commercio, e la detenzione di prodotto ittico non rintracciabile soprattutto nei centri di distribuzione all’interno della zona nord garganica, dove sono avvenuti i sequestri più ingenti; inoltre le violazioni in materia CITES sulla tutela delle anguille con relativo sequestro di 100 Kg della specie ittica.

Inoltre, vista la particolarità del caso, vi è stato un quantitativo di conchiglioni di mare (Tonna Galea), sequestrato presso un commerciante per violazione alla Convenzione internazionale relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale stipulata a Berna il 19.09.1979, e quindi specie protetta.

Da ultimo, nell’ambito di un controllo ad un ambulante in un paese del Subappennino dauno, lo stesso veniva deferito alla competente Autorità Giudiziaria per comportamento minaccioso e oltraggioso nei confronti di personale dipendente  Le attività di controllo proseguiranno anche nei prossimi giorni allo scopo di garantire che, a tutela del fondamentale diritto alla salute, sulle tavole dei consumatori, non solo pugliesi, giungano prodotti della pesca tracciati e sicuri.

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