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Cronaca

Sequestrati 650 kg di pesce: 250 presso un grossista di Foggia, 290 kg "potenzialmente pericoloso" sul Gargano

La Guardia Costiera, impegnata nell'operazione nazionale 'Frontiere tracciabili', dal 7 dicembre ha eseguito 89 ispezioni tra magazzini, esercizi commerciali e imbarcazioni. In tutta la Puglia sigilli a 40 tonnellate di pescato

Dal 7 dicembre a oggi la Guardia Costiera ha sequestrato circa 650 chili di prodotto ittico nel comparto marittimo di Manfredonia. Sotto le direttive del comandante della Capitaneria di Porto Giuseppe Turiano e con il coinvolgimento di tutti gli uffici marittimi dipendenti di Vieste, Peschici, Rodi Garganico e Lesina, sono state eseguite complessivamente 89 ispezioni tra esercizi commerciali ed imbarcazioni dedite alla pesca, elevate 6 sanzioni amministrative con importi pari a circa 10.000 euro ed effettuati 5 sequestri amministrativi.

L'attività di controllo si inserisce nell'ambito dell'operazione nazionale 'Frontiere tracciabili', coordinata in Puglia dal 6° Centro di controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica, e finalizzata a sottrarre la merce dal circuito commerciale prevenendo e scongiurando il rischio che prodotti non idonei al consumo giungano sulle tavole dei consumatori. In tutta la regione, sono state sequestrate 40 tonnellate di prodotto ittico, comminate sanzioni che ammontano a 124.000 euro e denunciati 6 soggetti per fatti penalmente rilevanti.

Le attività ispettive condotte a terra avevano la finalità prioritaria di impedire che prodotti provenienti dall’estero e privi dei requisiti di tracciabilità facessero ingresso nel territorio nazionale e venissero, quindi, commercializzati.

In particolare, i militari del Compartimento marittimo di Manfredonia, impegnati in controlli da Zapponeta a Marina di Chieuti, hanno rilevato carenze legate alla tracciabilità presso un grossista di Foggia e sequestrato 250 chili di prodotti ittici. In un magazzino di San Nicandro Garganico che si occupa della vendita di mitili, sempre per violazioni relative alla tracciabilità, hanno sequestrano 290 chili di prodotti potenzialmente pericolosi.

Ad entrambi i titolari degli esercizi commerciali sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 3.000 euro.

Obiettivo principale delle diverse attività ispettive era quello di verificare il rispetto, da parte dei diversi operatori del settore, delle normative comunitarie e nazionali, che prevedono anche l’obbligo di mantenere, nel corso di tutte le diverse fasi di produzione (dalla pesca alla vendita al dettaglio), uno stringente sistema di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici che giornalmente finiscono sulle tavole dei consumatori.

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