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Cronaca Cerignola

Cerignola: sequestrati 800 kg di materiale dall’alto potere esplodente

Migliaia di "botti" e materiale pirotecnico erano nascosti all'interno di un autoparco sulla strada provinciale 95 che collega il centro ofantino a Candela. Per il fatto sono stati denunciati due cittadini di Canosa

C’è voluto un giorno intero per repertare e trasportare in una idonea struttura alla periferia di Barletta il grosso quantitativo di materiale esplodente sequestrato a Cerignola, nell’ambito di una un’operazione congiunta effettuata dagli uomini del commissariato di Cerignola e del personale della polizia stradale di Foggia.

Oltre ottocento chili di “botti” e materiale pirotecnico dall’alto potere esplodente erano nascosti all’interno di un autoparco sulla strada provinciale 95 che collega il centro ofantino a Candela.

Il materiale rinvenuto era nascosto in scatoloni accatastati sul fondo di un box, senza nessun tipo di precauzione o osservanza alle norme prescritte per la detenzione di esplosivi. Pertanto – spiegano gli inquirenti - sarebbe bastato veramente poco (una scintilla, un colpo accidentale, uno strofinio o uno sballottamento) per causare danni gravissimi a cose e persone. Anche distruggere l’intero autoparco.

Sequestro 800 kg materiale esplodente tra Cerignola e Candela

Nel blitz, gli agenti hanno sequestrato migliaia di prodotti pirotecnici classificati come IV e V categoria accanto a manufatti non classificati. Si tratta di prodotti rudimentali altamente pericolosi, del peso variabile da 1 a 4 kg. Per il fatto sono stati denunciati due cittadini canosini, di cui uno titolare di licenza di vendita di effetti pirotecnici classificati nell’ambito del comune della provincia Barletta-Andria-Trani.

Il materiale posto sotto sequestro è stato analizzato dagli artificieri della polizia di stato, che ne hanno esaminato il grado di pericolosità e l’eventuale apparentamento con il tritolo rinvenuto dieci giorni fa, al Rione Fornaci. “E’ assolutamente escluso – ha spiegato in conferenza stampa il dirigente del Commissariato di Cerignola, Giampaolo Patrunoche il materiale esplodente recuperato possa essere in qualche modo compatibile con il tritolo rinvenuto lo scorso 8 novembre davanti ad una palazzina alla periferia di Cerignola, dove vivono dieci famiglie di appartenenti alle forze dell’ordine”.

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