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"Beni sproporzionati rispetto ai guadagni". Pregiudicato di San Severo con case di pregio a Montesilvano: scattano i sigilli

Sequestro di beni per complessivi 150mila euro. Scandagliata la posizione patrimoniale del soggetto, elemento della criminalità comune, classe ‘64, con precedenti per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti

San Severo, sigilli ai beni di un pluripregiudicato.

Nell'ambito di una specifica attività volta al contrasto dell’accumulazione illecita di profitti, polizia e guardia di finanza di San Severo hanno dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato d'urgenza emesso, su richiesta del questore di Foggia, dal Tribunale di Bari, a carico di un pregiudicato di San Severo appartenente alla criminalità comune.

Agenti della questura di Foggia, del Reparto prevenzione crimine di San Severo e militari della guardia di finanza del Comando provinciale di Foggia hanno posto sotto sequestro beni immobili e disponibilità bancarie nella disponibilità diretta o per il tramite dei congiunti del destinatario del provvedimento giudiziario.

Il provvedimento di sequestro è stato adottato all'esito di approfondite indagini patrimoniali eseguite dai finanzieri della compagnia di San Severo, con il contributo degli specialisti della polizia della Divisione polizia Anticrimine, che hanno scandagliato la posizione patrimoniale, dopo aver accuratamente accertato la pericolosità sociale dell’individuo, presupposto fondamentale per il sequestro di beni e per la successiva confisca di prevenzione.

Scandagliata quindi la posizione patrimoniale del soggetto, classe ‘64, con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.  Il pregiudicato è elemento della criminalità comune operante in San Severo, arrestato nel 2017 dai militari della compagnia di San Severo, perché in possesso un 1 kg di cocaina e 5 pistole con matricola abrasa.

Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi, hanno evidenziato la disponibilità diretta e indiretta di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da far ragionevolmente ritenere che fossero stati frutto di attività illecite o ne avessero costituito il reimpiego. Nello specifico, i beni mobili e immobili intestati al proposto ed ai suoi familiari conviventi, alla luce delle risultanze complessive dell'analisi delle movimentazioni economico finanziarie in entrata (fonti) e del raffronto con le uscite (impieghi), non hanno trovato giustificazione nei modesti redditi prodotti, appena sufficienti per il sostentamento dell’intero nucleo familiare.

Il Tribunale di Bari, quindi, ha accolto la proposta formulata dal questore di Foggia ed ha ordinato il sequestro di tre unità immobiliari ubicate in zona di prestigio di Montesilvano (Pe) ed un rapporto bancario per un valore stimato di oltre 150.000 euro.

Il risultato conseguito oggi conferma il costante coinvolgimento della polizia e del Comando provinciale della guardia di finanza di Foggia, in perfetta sinergia con l'autorità giudiziaria, nella lotta alla criminalità organizzata, rimarcando che la sistematica aggressione degli interessi patrimoniali dei sodalizi, attraverso strumenti di indagine volti al sequestro ed alla confisca dei proventi e dei beni ottenuti da attività delittuose, costituisce obiettivo strategico di primaria importanza per disarticolare le compagini delinquenziali organizzate e reprimere ogni tentativo di infiltrazione e mimetizzazione nell’economia legale.

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