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Cronaca

Tra giubbotti e scarpe tarocco: scoperto a Foggia un laboratorio della contraffazione

Operazione degli uomini della Guardia di Finanza. Sequestrati oltre 600 pezzi, tra cd/dvd, capi di abbigliamento, accessori e loghi, tre persone sono state denunciate

Un vero e proprio laboratorio della contraffazione. E’ quello scoperto, a Foggia, dai militari della compagnia della Guardia di Finanza, dopo aver notato un cittadino extracomunitario intento alla vendita di capi di abbigliamento verosimilmente contraffatti nelle strade del centro cittadino.

Dal controllo effettuato, è emerso che la merce detenuta consisteva in capi di abbigliamento (giubbini e scarpe) riportanti marchi contraffatti e in cd/dvd illecitamente riprodotti contenenti film e brani musicali di recente diffusione. Successivamente, considerata la flagranza di reato, la pattuglia ha eseguito una perquisizione domiciliare a casa dell’uomo, dove sono state identificate altre due persone di nazionalità senegalese.

L’attività di polizia ha permesso di scoprire un vero e proprio laboratorio clandestino al cui interno i tre cittadini senegalesi confezionavano in proprio i capi contraffatti, utilizzando varie attrezzature per apporre loghi di notissime griffe su capi di provenienza sconosciuta e di pessima qualità e manifattura pericolosi, tra l’altro, anche per la salute pubblica. Per il fatto, i tre sono stati denunciati in quanto ritenuti responsabili dei reati di contraffazione e di ricettazione. Tutta la merce - oltre 600 pezzi, tra cd/dvd, capi di abbigliamento, accessori e loghi – è stata posta sotto sequestro.

Nell’ambito delle stesse attività di controllo del territorio, a conclusione di una perquisizione d’iniziativa eseguita all’interno di un magazzino e di una abitazione di Torremaggiore, la compagnia di San Severo ha sequestrato 1.882 dvd illecitamente riprodotti, 1.500 copertine di film prive del marchio SIAE e di 38 dvd riscrivibili, nonché di attrezzatura varia idonea alla riproduzione di cd e dvd. Anche in questo caso, il responsabile è stato denunciato per il reato di pirateria audiovisiva.

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