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Cronaca

Ex Distretto militare: respinto il ricorso delle 23 famiglie. I giudici: "Sgombero legittimo"

In appello, confermato il pronunciamento del Tar Puglia: le ordinanze di sgombero del 2017 erano legittime

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso collettivo presentato a gennaio del 2019 dalle famiglie dell’ex Distretto militare di Foggia, nell’estremo tentativo di ribaltare la decisione del Tar Puglia, che aveva certificato la legittimità delle ordinanze di sgombero emesse nel 2017. Dopo più di tre anni, arriva il pronunciamento definitivo, che ricalca la sentenza dei giudici amministrativi di primo grado, impugnata da 23 ricorrenti che non avevano riposto molte speranze nell’appello, anche perché, nel frattempo, la struttura si è ulteriormente ammalorata e, a marzo dell’anno scorso, l’allora sindaco Franco Landella aveva emesso un’altra ordinanza di sgombero. Le famiglie avevano impugnato anche quella.

A novembre, i commissari avevano attivato il Centro Operativo Comunale per il rischio crollo, pronti anche a ricorrere ai container, soluzione categoricamente esclusa dalla Regione Puglia, impegnata attraverso l’Arca Capitanata a smantellarli. Un recente accordo di programma tra Regione, Arca e Comune, peraltro, stabilisce di ricavare alloggi anche da due vecchie scuole in disuso. Ad oggi, 12 famiglie occupano ancora l’immobile. Il Comune, alla spicciolata, starebbe procedendo alle assegnazioni sulla scorta di una graduatoria degli aventi diritto ad un alloggio alternativo.

All’esito dell’udienza straordinaria dell’1 luglio scorso, i magistrati hanno concluso che l’appello promosso dagli occupanti degli alloggi provvisori all’interno dell’immobile di via Fuiani è infondato. Convengono con i colleghi del Tar sull’esigenza di “porre fine ad una situazione di occupazione dell’immobile demaniale, il cui utilizzo in maniera propria e confacente alla sua intrinseca natura va inderogabilmente assicurato”. Il bene demaniale culturale deve tornare nella piena disponibilità del Comune di Foggia.

Nella sentenza si parla anche questa volta di “utilizzazione oggettivamente illegittima” del bene pubblico. L’ex Distretto militare è stato destinato all’emergenza abitativa nel lontano 1999, dopo lo sgombero della palazzina ex Scivar di viale Fortore. Altri, negli anni, avrebbero occupato abusivamente alcuni alloggi. Secondo i giudici, però, anche le famiglie evacuate e provvisoriamente alloggiate nella Caserma Oddone, hanno perso i titoli, ex post, per il mancato rinnovo dell’assegnazione provvisoria. Osservano pure, però, come il Comune pagasse utenze e manutenzioni. Come aveva evidenziato il Tar nel 2018, considerato che l’immobile pubblico è sottoposto a vincolo, non può avere destinazione abitativa a valenza economico-popolare, e “deve essere destinato ad attività conforme alla sua natura, a pena, tra l’altro, di responsabilità penale”.

Il Comune di Foggia ha già deciso di realizzare lì il Polo museale giordaniano, finanziato con i fondi del Cis Capitanata.  

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