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Cronaca San Giovanni Rotondo

Choc a San Giovanni Rotondo: scritte 'no vax' al cimitero, dove riposano le vittime del Covid: "I vaccini uccidono'. Il sindaco: "Squallidi"

Il primo ad accorgersi delle scritte 'no vax' è stato il custode del cimitero comunale di San Giovanni Rotondo. Un episodio analogo era avvenuto di recente al cimitero di San Nicandro Garganico

Risveglio choc a San Giovanni Rotondo dove questa mattina sul muraglione di cinta del cimitero, peraltro appena ridipinte in occasione della commemorazione dei defunti, sono comparse pesanti scritte ‘no vax’ in rosso, accompagnate da un simbolo e da una sigla, ‘vivi’.

Un episodio sconcertante che fa il paio con quello analogo avvenuto qualche settimana fa nella vicina San Nicandro Garganico. Anche in questo caso il luogo scelto dai ‘no vax’ è stato il cimitero comunale, il luogo dove riposano anche le vittime del Covid.

Un affronto che ha lasciato senza parole la comunità. Da ‘I vaccini uccidono’ a ‘Medici con scudo pensale è uguale a patente per omicidio colposo’, da ‘Salvate i bambini’ a ‘Governo nazista’. 

Sul caso indagano i carabinieri del posto. Utili alle indagini potrebbero rivelarsi le telecamere di videosorveglianza della zona, che, si spera, abbiano potuto immortalare il o i vandali ‘no vax’. I dipendenti dell'ufficio tecnico hanno ripulito le mura. 

In tarda mattinata il sindaco Michele Crisetti ha definitio "incommentabile e vergognoso" le "scritte deliranti di qualche no vax dal sonno leggero e certamente male informato".

Il cimitero, luogo scelto dai no-vax, evidenzia il primo cittadino, "è un’offesa alla loro memoria e alle loro famiglie che hanno affrontato un distacco così doloroso senza poter stare loro accanto e che se avessimo avuto un vaccino già lo scorso anno, molto probabilmente, avrebbero vissuto un altro finale della storia.

Non aver rispetto di questi sentimenti, che sono alla base del nostro vivere umano, è un comportamento da criminali. Non so come altro definire questi squallidi personaggi che continuano ad imbrattare non tanto i muri, perché quelli si possono ripulire, ma il sacrificio delle persone defunte, delle loro famiglie e di tutti gli operatori sanitari e non che hanno lottato in prima linea e senza sosta rischiando la loro stessa vita.

Non mi capacito di come si faccia a non comprendere la situazione pandemica che stiamo vivendo ormai quasi da due anni, e l’importanza dei vaccini che ci stanno permettendo un ritorno alla vita di sempre, seppure con tutte le raccomandazioni del caso. Se oggi tanti di noi sono qui è solo grazie al vaccino! Continuiamo a vaccinarci, procediamo con la terza dose. Per ciò che è nelle nostre forze, lavoriamo insieme per porre fine alla pandemia"

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