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Cronaca San Severo

Sciopero lavoratori di Torretta Antonacci: con le zappe in mano ripuliscono le terre

Rivendicano il diritto di autogestire il pezzo di terra dove lavorano

Accanto ai lavoratori e alle lavoratrici di tutta Italia che ieri hanno incrociato le braccia e sfilato nei cortei dell’USB per dire basta alle morti bianche e chiedere l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, ci sono stati anche un centinaio di braccianti migranti del cosiddetto insediamento informale di Torretta Antonacci.

Loro, però, non hanno sfilato per strada, ma hanno occupato le terre e con un trattore, zappe e altri attrezzi da lavoro hanno ripulito e arato la particella 134 del foglio 144 nel comune di San Severo, di proprietà dell’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia, di cui i lavoratori rivendicano l'autogestione per valorizzare la terra e garantirsi un lavoro fuori e contro lo sfruttamento e il caporalato.

Chiediamo alla Regione Puglia l’assegnazione di questi terreni e l’accesso alla rete irrigua per avviare immediatamente la semina e la produzione ortofrutticola. Affidare le terre pubbliche abbandonate ai braccianti è un modo per garantire loro un reddito sicuro a fronte dei bassissimi salari” scrive l’USB Foggia.

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