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Cronaca Manfredonia

67enne rimesso in libertà: "Non ho mai puntato coltello alla gola di mia nuora"

Il G.I.P. ha rimesso in libertà Raffaele Trotta di Manfredonia, accusato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. L'uomo non potrà avvicinarsi alla nuora e ai luoghi da lei frequentati

Arrestato dai carabinieri per i reati di maltrattamenti in famiglia e di tentata estorsione, Raffaele Trotta, 67enne di Manfredonia, è stato rimesso in libertà. Il 21 ottobre dinanzi al Tribunale di Foggia (Ufficio G.I.P. del dott. Giacomo Ferrucci) si è celebrata infatti l’udienza di convalida dell’arresto, dove Trotta, assistito dall’avvocato Angelo Pio Gaggiano, ha risposto alle domande formulate dal Giudice chiarendo la vicenda.

L’uomo ha negato di aver mai posto in essere una condotta vessatoria nei riguardi della nuora e di averla minacciata mettendole un coltello alla gola. “Va evidenziato – afferma l’avv. Gaggiano - che non è conforme alla realtà dei fatti asserire che il Trotta non abbia accettato la fine della relazione della nuora con il figlio dal momento che egli, dopo aver visto per la seconda volta la nuora in compagnia di un uomo, si è semplicemente limitato ad invitarla a lasciare il figlio e quindi la casa coniugale”.

Il G.I.P., quindi, non ha convalidato l’arresto del Trotta, non ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero di custodia cautelare in carcere, non ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia, ma ha applicato al prevenuto la misura di divieto di avvicinamento alla nuora e ai luoghi da lei frequentati, in attesa di nuovi sviluppi investigativi.

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