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Cronaca

Scambiate in culla alla nascita: la scoperta 23 anni dopo, maxi risarcimento da 1 milione

Il caso a Canosa di Puglia. Dopo aver fatto causa alla Regione Puglia, la donna ha ottenuto il maxi risarcimento per effetto della decisione del Tribunale civile di Trani. 

Avrebbe ottenuto l'ok a un risarcimento di 1 milione di euro la 33enne che il 22 giugno 1989 è stata scambiata in culla con un'altra bambina presso l'ospedale di Canosa. Dopo aver fatto causa alla Regione Puglia, la donna ha ottenuto il maxi risarcimento per effetto della decisione del Tribunale civile di Trani. 

La scoperta dieci anni fa, nel 2012, quando attraverso delle foto su Facebook erano state notate delle somiglianze tra donne che però non avevano alcun legale. Sospetti che erano stati confermati nel 2013 attraverso il test del dna, vale a dire che Antonella è la figlia di Caterina e Lorena di Loreta. 

La storia è stata pubblicata su Repubblica Bari e ribattuta dall'agenzia Ansa. A beneficiarne saranno anche la madre, il padre e il fratello. Caterina - che credeva di aver partorito la bimba chiamata Lorena e invece era la mamma di Antonella - dovrà essere risarcita per 215mila euro.

7Stessa cifra per il marito. All'altro figlio andranno 81mila euro. Circa mezzo milione di euro ad Antonella, un sesto rispetto alla richiesta di 3 milioni. La madre - secondo quanto riporta il quotidiano - l'avrebbe abbandonata da piccola, il padre l'avrebbe maltrattata al punto da farla finire in orfanotrofio e poi in adozione.


 

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