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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

"Solo chiacchiere" sulla sicurezza nel Foggiano. Il Sap pronto a proteste: "La misura è colma"

L'amaro sfogo di Giuseppe Vigilante, del Sindacato autonomo di polizia: "Non c’è tempo da perdere. Non si continui a calpestare anche la dignità di questa popolazione. Servono uomini e mezzi subito"

Nel Foggiano si continua a uccidere e delinquere, ma sul tema sicurezza assistiamo a continue chiacchiere e parole al vento. La sfogo, amaro, è quello del segretario provinciale Sap Foggia, Giuseppe Vigilante, che nel giorno di ferragosto pensa “alle donne e uomini della polizia di Stato che in questo periodo vigilano e cercano di assicurare la sicurezza dei cittadini”.

“Questa organizzazione sindacale fa appello alle persone che hanno a cuore questo territorio”, spiega. “Siamo anche in una fase in cui si assiste, oramai da anni,  alle continue chiacchiere e parole al vento in occasione di incontri pubblici che, al più, possono servire per farsi largo in prospettive di candidature politiche. Quindi Foggia e provincia  ‘possono servire’ per farsi conoscere. E allora si viene. Allora si parla”, denuncia.

“Ma a queste tavole rotonde,  oramai, anche grazie alla nostra esperienza, non crediamo più, e con  ogni probabilità, non crede nemmeno il cittadino che continua ad assistere a tutto ciò che qui purtroppo accade; ma la misura è davvero colma”. A Marina di Lesina, infatti, è stato registrato l’ultimissimo omicidio. “Occorre ricordare la forza in campo che c’è in quella zona per contrastare la criminalità? Meglio di no”, aggiunge Vigilante.

“Pensiamo solo alle distanze: Commissariato di San Severo 35 km circa. Marina di Lesina e Lesina Comune km 11 circa. Qualcuno presidia quella zona di mare con migliaia di turisti? Difficile. Non è Orbetello, Capalbio, Cervia o Milano Marittima, località in cui pare si aprano posti di polizia estivi. Allora dobbiamo ritenere che c’è  un turismo di ‘serie A’ a cui bisogna far fronte? Per gli altri nulla. Allora così è. Non c’è tempo da perdere, non si possono attendere le elezioni politiche di settembre, poi passa ottobre ed arriva la fine dell’anno”.

“Non si continui a calpestare anche la dignità di questa popolazione. Servono uomini e mezzi subito, chi lo deve decidere? Chi ha dato fiato alle trombe nelle tavole rotonde con promesse ancora non mantenute. Ci vuole decisione e coraggio. Non sappiamo cosa accadrà nei prossimi tempi , ma questa organizzazione sindacale è pronta  a discuterne nelle sedi opportune. Ed è anche pronta a porre in essere iniziative sindacali”, conclude.

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