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Cronaca San Marco in Lamis

Scoperta masseria degli orrori sul Gargano: nell'allevamento-lager bestiame affetto da tubercolosi bovina

In località Sambuchello, a San Marco in Lamis, anche un laboratorio caseario privo delle più elementari condizioni igieniche. Denunciati due fratelli e il figlio di uno dei due: risponderanno di una lunga serie di violazioni e reati

Un allevamento-lager, con capi di bestiame affetti da “tubercolosi bovina” e un laboratorio caseario privo delle più elementari condizioni igieniche. Una vera e propria masseria degli orrori, quella scoperta sul Gargano, a San Marco in Lamis, con tanto di area adibita a discarica a cielo aperto e costruzioni abusive ricadenti nell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano.

L’operazione è stata messa a segno ieri, dai carabinieri  della locale stazione, con ausilio di personale dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sardegna”, dei Carabinieri Forestali di San Giovanni Rotondo e del servizio veterinario dell’ASL di Foggia, a conclusione di un servizio di controllo straordinario del territorio nelle campagne di quel comune, in località 'Sambuchello'.

All’esito dei controlli, i militari hanno denunciato a piede libero, per una serie di reati e di illeciti vari, due fratelli del luogo, ed il figlio di uno di questi, tutti allevatori già con precedenti di polizia. I tre si sono resi responsabili, a vario titolo, di ricettazione, edificazione abusiva in area protetta ricadente all’interno del Parco Nazionale del Gargano, detenzione di armi, produzione abusiva di prodotti caseari, deposito incontrollato di rifiuti in area privata e inosservanza dell’ordinanza per isolamento dei capi di bestiame affetti da “tubercolosi bovina”.

Nel corso della perquisizione, i militari hanno accertato la presenza di un’area, di circa 400 mq, utilizzata come discarica abusiva di rifiuti, di numerosi capi di bestiame bovino affetti da malattie infettive non correttamente isolati, di cinque mezzi agricoli con i numeri di telaio contraffatti e di circa 30 quintali di legna di quercia, presumibilmente tagliata in modo abusivo all’interno del Parco Nazionale; ancora, due costruzioni abusive di grosse dimensioni utilizzati come ricovero per gli animali e i mezzi agricoli, realizzati con travi di quercia e castagno di lunghezza variabile tra 6 e 15 metri, e quindi appartenenti ad alberi secolari con tutta probabilità tagliati all’interno dell'area protetta, erette in area sottoposta a vincoli, anche di natura idrogeologica, ed interessata negli ultimi anni da diversi fenomeni di dissesto e un laboratorio abusivo per la produzione di prodotti caseari, privo di ogni autorizzazione, con i relativi prodotti, per un totale di circa un quintale di formaggi, tra l’altro derivati dal latte dei suddetti bovini affetti da grave patologia infettiva. Recuperato anche un dissuasore elettrico “teaser”.

I tre sono stati denunciati anche per la violazione di normative relative al benessere animale. Le strutture dove erano presenti gli animali erano del tutto inidonee allo scopo, essendo state costruite con materiali di risulta, con grave pericolo per i capi di bestiame, sia bovini che suini. Alcuni degli animali presentavano infatti visibili ferite, che si erano procurati muovendosi in spazi angusti, con scarsa presenza di luce, e costruiti utilizzando anche materiale ferroso molto tagliente ed arrugginito. Altre sanzioni sono state poi irrogate anche per il mangime non correttamente conservato. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.

FOTO | Rifiuti, formaggi non sicuri e bestiame malato nella masseria degli orrori

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