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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Giovanni Rotondo

Otto famiglie di braccianti 'scroccavano' la corrente: furto di energia da 14mila euro

E' quanto scoperto nei giorni scorsi dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo, in una masseria in località 'Santa Tecchia': otto gli arresti

Un allaccio abusivo alla rete elettrica Enel che serviva una intera masseria nella quale staziona un gruppo di famiglie di braccianti. E' quanto scoperto nei giorni scorsi dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Rotondo, insieme al personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, nell'ambito di un servizio volto alla ricerca di refurtiva proveniente da alcuni furti che recentemente si sono verificati nelle campagne del circondario.

Così, nel corso di una perquisizione di un casolare in località “Santa Tecchia” si sono accorti che gli otto nuclei familiari che lo occupavano, e che vi avevano ricavato altrettanti alloggi indipendenti, erano tutti privi di contatore dell'energia elettrica, pur fruendone abbondantemente. Con il supporto dei tecnici dell'Enel, i carabinieri hanno così potuto accertare che l'intero stabile era alimentato elettricamente da un pericolosissimo collegamento abusivo alla rete stesa nelle immediate vicinanze. Per il fatto, i militari hanno arrestato otto braccianti agricoli, tutti cittadini rumeni tranne l'ultimo, di nazionalità bulgara: si tratta di Bica Mioara, di 47 anni, Vasile Dorel di 43, Gusatu Ilie Catalin di 18, Barac Stefan di 32. Ancora, Soare Octavian Florin di 40 anni, Soare Adi Marius di 39, Nechifor Marin di 58 e infine Iliev Mihail, di 40 anni. Gli otto arrestati sono ritenuti tutti responsabili, in concorso, di furto aggravato e continuato di energia elettrica. Il danno è stato complessivamente quantificato in 14.000 euro circa. L’ Autorità Giudiziaria  ha disposto gli arresti domiciliari.

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