"Sono un miracolato". A un passo dalla morte guarisce dal Covid: "Sono vivo grazie agli angeli dei Riuniti e a San Pio"
Mauro, il fratello di Vincenzo: "Mi ha detto di aver ricevuto un miracolo, grazie agli 'angeli' del Riuniti e all'aiuto di Padre Pio e Padre Cipriano. Mio fratello ce l'aveva fatta, era tornato a vivere e con lui tutti noi".
Giorni di lacrime, angoscia e speranza. Fino alla telefonata più bella che si potesse ricevere, quella di una persona cara che annuncia l'inizio del percorso di guarigione.
È la storia di Mauro e Vincenzo, due fratelli foggiani legatissimi. Tutto comincia con una telefonata tra i due: Vincenzo annuncia al fratello di stare poco bene. È positivo al Covid e le sue condizioni ne rendono necessario il ricovero in rianimazione al Policlinico Riuniti.
Il referto medico non fa sconti: polmonite bilaterale interstiziale, le cui conseguenze costringono i medici a intubare Vincenzo e a essere posto in coma farmacologico: "Ricordo bene quei momenti quando Vincenzo mi ha dato le raccomandazioni sul futuro dei figli, non prima di dedicare anche una preghiera a Padre Pio e al suo mentore padre Cipriano, scomparso di recente. Era molto legato a lui".
Le condizioni di Vincenzo restano gravi per diversi giorni e con lui anche le esistenze dei suoi cari restano sospese, in attesa del quotidiano aggiornamento: "Ogni giorno alle 15 lasciavo scorrere le mie dita sullo smartphone alla ricerca di un interlocutore. Telefonate cariche d'ansia nell'attesa che qualcuno mi rispondesse. Ma non sempre riuscivo a ottenere aggiornamenti. Il più delle volte gli operatori erano immersi nel loro duro lavoro".
Il cocktail di emozioni ha accompagnato gli interminabili giorni di attesa di Mauro: ansia e speranza, paura di non rivedere il fratello e fiducia negli "angeli del Riuniti", che da quasi un anno non smettono di lottare contro il 'mostro'.
E sono proprio quegli "angeli" ad alimentare la speranza di Mauro, quando dopo diversi giorni si cominciano a registrare i primi segnali di ripresa di Vincenzo. Il preludio di quello che per lui è un assoluto miracolo: "La vita di mio fratello è stata appesa a un filo. Non c'era alcuna certezza che si potesse svegliare, anche dopo i primi miglioramenti, perché servivano segnali ulteriori che ne certificassero il lento ripristino delle funzioni vitali".
E si arriva a quella telefonata. Sul display del telefono di Mauro appare il numero di Vincenzo. Dall'altra parte del telefono una voce flebile, ma viva. Quella di Vincenzo: "Mi ha detto di aver ricevuto un miracolo, grazie agli 'angeli' del Riuniti e all'aiuto di Padre Pio e Padre Cipriano. Mio fratello ce l'aveva fatta, era tornato a vivere e con lui tutti noi".