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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Carapelle

Carapelle sconvolta per la morte di Roberto Vece. I familiari vogliono la verità: "Non si è suicidato. Era sereno"

Sull'investimento del giovane sta indagando la Procura di Potenza ed i carabinieri di Melfi, e sono già state disposte due consulenze tecniche: l'autopsia sul cadavere e la ricostruzione della dinamica di quanto accaduto. Il legale Michele Sodrio: "Era un compagno e un padre felice"

Dopo tre giorni dal tragico incidente in agro di Melfi, nel quale ha perso la vita il 24enne di Carapelle, Roberto Vece, continuano a circolare, anche tra gli investigatori, le voci di un possibile suicidio.

Sull'investimento del giovane sta indagando la Procura di Potenza ed i carabinieri di Melfi, e sono già state disposte due consulenze tecniche: l'autopsia sul cadavere, che verrà eseguita il prossimo 7 dicembre, dal noto medico legale di Bari, Francesco Introna, e la ricostruzione della dinamica di quanto accaduto (in particolare, sul punto esatto della strada in cui il giovane è stato investito), tramite un ingegnere specializzato in incidentistica stradale.

Un pò per le particolari circostanze dell'investimento, un pò perchè il giovane Roberto Vece si trovava fuori dalla zona dove risiedeva senza apparente motivo, hanno cominciato a diffondersi le voci di un possibile suicidio, voci che - pare - abbiano trovato un qualche credito anche negli investigatori, che stanno cercando di ricostruire perchè il ragazzo si trovava nella zona di Melfi e soprattutto in quali circostanze è stato investito dall'autocarro condotto da un 58enne del posto, ora indagato per omicidio stradale. 

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"Non esiste alcun suicidio, perchè Roberto era un compagno e soprattutto un padre felice, mai per nessun motivo al mondo avrebbe abbandonato sua moglie e la sua bambina di due anni e due mesi, che ancora crede che il papà sia fuori zona per lavoro", spiega a FoggiaToday l'avvocato Michele Sodrio (nella foto in basso), legale di alcuni familiari della vittima.

"Roberto si trovava nella zona di Melfi semplicemente in cerca di lavoro, molto probabilmente stava andando a proporsi allo stabilimento Fiat, dove aveva già lavorato in passato con un contratto a termine e dove desiderava tanto tornare ad essere un dipendente. Soprattutto non aveva mai manifestato disagio o preoccupazioni di qualche rilievo, quindi escludiamo nella maniera più assoluta che possa avere anche soltanto pensato al suicidio".

"Attendiamo gli esiti dell'autopsia e soprattutto della consulenza tecnica per accertare la dinamica dell'investimento, nella quale abbiamo nominato anche un nostro consulente, esperto di incidentistica stradale.
Faccio un appello ad eventuali testimoni: chi ha visto qualcosa, anche solo passando in auto sulla stessa strada, si presenti o contatti i carabinieri di Melfi. Roberto è purtroppo l'ennesima vittima di quella strage silenziosa che si consuma ogni anno sulle nostre strade. Ha trovato la morte mentre andava a cercare lavoro per sé e per la sua famiglia, appena un mese e mezzo dopo avere festeggiato con grandissima gioia il secondo compleanno della sua bambina", conclude il legale.

Avvocato Michele Sodrio-3

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