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Cronaca Celenza Valfortore

Incredibile ma vero, ritrovato 'Ciao' rubato 23 anni fa. Il proprietario commosso monta in sella: "E' come tornare indietro nel tempo"

Il mezzo, ancora funzionante, è stato restituito al legittimo proprietario che, quasi certamente, aveva perso ogni speranza di recuperarlo. Il fatto è successo nell’ambito dei controlli espletati dai militari nel piccolo comune che si affaccia sulla Diga di Occhito.

Singolare quanto inaspettato ritrovamento ad opera dei carabinieri di Celenza Valfortore: ritrovato un ‘Ciao’ rubato 23 anni fa, a Salerno.

Il mezzo, ancora funzionante, è stato restituito al legittimo proprietario che, quasi certamente, aveva perso ogni speranza di recuperarlo. Il fatto è successo nell’ambito dei controlli espletati dai militari nel piccolo comune che si affaccia sulla diga di Occhito.

Durante i controlli, i carabinieri  si sono imbattuti in un ‘pezzo’ oramai storico: un ‘cinquantino’ di altri tempi, un Piaggio ‘Ciao’ che non poteva non destare la loro attenzione.

Per due motivi: il primo: la persona che lo conduceva aveva inizialmente raccontato agli operanti che si trattava di una semplice ‘bicicletta’; la seconda è che non è più così facile imbattersi in un ciclomotore che, seppur abbia fatto la storia delle due ruote negli anni ’70 ed ’80, nel 2021 appare molto raro. Quasi un cimelio.

Ebbene, i militari hanno approfondito il controllo presso l’abitazione del loro concittadino, dando avvio ad una serie di minuziosi accertamenti, incrociando numero di telaio e banche date in uso alle forze di polizia. Alla fine il risultato è stato sorprendente: si tratta, infatti, di un ciclomotore rubato al suo legittimo proprietario nel lontano 1998, in quel di Salerno.

Incredulo ed anche un po’ commosso, l’uomo, oramai 50enne, impiegato, ha ricevuto la notizia dai carabinieri di Celenza e non ha esitato un attimo, dopo la chiamata dei militari, a presentarsi presso la caserma del piccolo borgo dauno, dove, con gli occhi lucidi ed evidente emozione, non ha resistito alla tentazione di balzare nuovamente in sella al suo ‘Ciao’, dopo oltre 23 anni: “E’ stato come tornare indietro nel tempo”.

Proseguono nel contempo gli accertamenti dei militari volti a comprendere come abbia fatto il ciclomotore a distanza di molti anni a trovarsi così lontano dal luogo in cui si era verificato il furto.

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