rotate-mobile
Cronaca

La 'beffa' delle premialità Covid, il 'Riuniti' penalizza i medici impegnati nell'emergenza: "Non rispettati gli accordi"

L’Anaao Assomed punta il dito contro il Policlinico Riuniti di Foggia, e lo fa con una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: "Ripartizione dei fondi difforme rispetto agli accordi regionali".

“Un comportamento strafottente, irrispettoso delle prerogative sindacali e discordante rispetto agli accordi che la Regione Puglia e le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e sanitaria hanno sottoscritto sulla cosiddetta premialità Covid”.

L’Anaao Assomed punta il dito contro l’amministrazione del Policlinico Riuniti di Foggia, e lo fa con una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Nonostante la diffida inviata alla direzione generale e, per conoscenza, al presidente della Regione Puglia lo scorso 14 luglio, l’amministrazione del 'Riuniti' ha proceduto con la ripartizione dei fondi della cosiddetta ‘premialità Covid’ in maniera difforme rispetto a quanto previsto dall’accordo regionale del 27 maggio”.

“L’accordo regionale - si legge nella lettera sottoscritta dal segretario regionale Anaao Assomed, Giosafatte Pallotta e dalla segreteria aziendale del 'Riuniti', Fabrizio Corsi - prevede che sia retribuito in fascia B (37 euro per ogni turno) tutto il personale ‘…delle unità operative e dei servizi afferenti a strutture Covid acuzie pubbliche, come definite nella Dgr 525/2020, non inserito nella fascia A (63 euro per ogni turno)'; al contrario, molti dirigenti medici e sanitari hanno ricevuto in busta paga, come acconto pari al 50% del bonus Covid, somme di gran lunga inferiori a quanto previsto, tenuto conto del fatto che il Policlinico Riuniti di Foggia rientra tra le strutture Covid acuzie pubbliche in base alla suddetta delibera regionale”.

Solo successivamente al versamento di tale acconto è stato inviato alle organizzazioni sindacali un prospetto con l’attribuzione della fascia a ciascuna unità operativa (eseguita unilateralmente dall’amministrazione a dispetto dell’accordo regionale che prevedeva una contrattazione aziendale), dal quale risulta che “l’Azienda ha illegittimamente inserito in fascia D gran parte delle strutture del Policlinico Riuniti, senza indicare i criteri, a dir poco nebulosi vista la presenza di alcune macroscopiche incongruenze, utilizzati dall’Amministrazione per definire ‘non coinvolte, o minimamente coinvolte, nell’emergenza’ le singole strutture dell’ospedale identificato Covid”, continua la missiva.

“Al danno si aggiunge la beffa per i famosi ‘eroi’ ormai dimenticati che, contagiati dal Sars Cov-2, sono stati indennizzati dei soli turni di presenza e non dell’importo massimo, come era per giunta esplicitato in maniera netta e chiara nell’accordo regionale (“è equiparato alla fascia A il personale contagiato Covid-19 e collocato in quarantena, per l’importo massimo previsto”). Tutto questo ha determinato un notevole malcontento dei dirigenti medici e sanitari, molti dei quali percepiscono come una vera e propria beffa questa mistificazione degli accordi sindacali regionali, accompagnata, peraltro, da poco opportune dichiarazioni a mezzo stampa della direzione strategica che hanno il solo effetto di indispettire ulteriormente gli operatori sanitari. Chiediamo, pertanto, al presidente della Regione Puglia ed al direttore del Dipartimento Salute della Regione Vito Montanaro di intervenire prontamente per tutelare i diritti dei dirigenti medici e sanitari del Policlinico Riuniti di Foggia ingiustamente penalizzati (a partire da coloro i quali hanno avuto la sola ‘colpa’ di essersi contagiati) da una direzione strategica che non ha nessuna intenzione di garantire la corretta applicazione di quanto stabilito a livello regionale”, concludono.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La 'beffa' delle premialità Covid, il 'Riuniti' penalizza i medici impegnati nell'emergenza: "Non rispettati gli accordi"

FoggiaToday è in caricamento