San Severo, preside Demaio: “Rifiuti abbandonati fonte di cibo per topi”
"L'abbandono dei sacchetti dei rifiuti urbani è un attacco all'igiene pubblica e privata, oltre che un'offesa all'ambiente. Cani, gatti, topi e mosche attratti da queste situazioni"
Da un po’ di tempo sto constatando – indignato – l’irresponsabilità ed il comportamento incivile di alcuni cittadini che abbandonano rifiuti di ogni genere, nelle campagne circostanti. È sufficiente farsi un giro nelle periferie e nelle campagne per vedere topi, anche di dimensioni importanti, che si cibano di quello che c'è nei sacchetti della spazzatura che alcuni nostri “civilissimi” cittadini sversano con totale indifferenza, a ridosso delle mura cittadine!
L'abbandono dei sacchetti dei rifiuti urbani è un attacco all'igiene pubblica e privata. Il sacchetto diviene una fonte di cibo inattesa per animali randagi ed infestanti. Cani, gatti, topi e mosche vengono attratti da queste situazioni che, se divengono ricorrenti ed abituali, costituiscono il motivo per cui questi animali diventino stanziali nella zona e creano, in modo istintivo, tane e focolai infestanti.
L'abbandono dei rifiuti ingombranti in aree periferiche incontrollate e per le strade di campagna è un offesa all'ambiente. Esso crea condizioni indecorose e il primo rilascio incontrollato diviene motivo per la creazione di vere e proprie discariche abusive.
La città è il luogo idoneo alla proliferazione dei ratti, perché gli scantinati, le cantine, gli spazi aperti, non curati, danno loro riparo, accoglienza e il cibo viene reperito con grande facilità. I ratti inquinano pesantemente l’ambiente occupato lasciando tracce di urina ed escrementi che provocano molte malattie anche molto gravi (peste, leptospirosi, salmonella, colera, tifo, rabbia, dermatofilosi, tbc ed altro).
È deprecabile ed indice di scarso senso civico, quindi, il comportamento di quei cittadini che preferiscono abbandonare i rifiuti in strada o nelle immediate adiacenze, piuttosto che applicare, di fatto, la raccolta differenziata.
Invito, pertanto, i concittadini tutti ad un maggiore senso di responsabilità e di attenzione verso l’ambiente per disincentivare comportamenti scorretti, soggetti – peraltro – a multe e sanzioni amministrative. (L'abbandono dei rifiuti costituisce una violazione di legge (art. 14, Decreto Ronchi) ed è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da € 103,29 a € 619,75).
Confido nella sensibilità di quanti hanno a cuore la nostra San Severo, ricca di patrimonio storico-culturale oltre che di bellezze paesaggistiche, a contribuire e ad impegnarsi con comportamenti rispettosi dell’ambiente, mediante l'insieme di specifiche precauzioni da adottarsi, per preservare la collettività da situazioni di potenziale pericolo, danno, malattia, nonché l’insieme delle misure atte a prevenire i fenomeni di illegalità e di degrado socio-ambientale.
Sono convinto che i concittadini accoglieranno l’invito a tutelare il nostro territorio, attraverso azioni poste a difesa e mirate, nel rispetto delle norme che regolano la vita civile, per migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani ed adiacenti, la convivenza civile e la coesione sociale.
Recuperare il senso autentico della corresponsabilità, della vivibilità ed igiene, nonché del pubblico decoro, è l’appello che faccio a tutti: promuovere, con costruttivo orgoglio, comportamenti e situazioni che danno luogo all'armonioso vivere comune delle persone, nel rispetto reciproco, nel corretto svolgimento delle proprie attività e del civile impiego del tempo libero, nonché l'insieme di quegli atti che rendano l'aspetto urbano conforme alle regole di decenza, comunemente accettate, affinché San Severo possa assurgere, a livello regionale, a “Comune virtuoso”.