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Paolo e Marianna, un incendio e una bomba: "Chiediamo sicurezza". Il Prefetto: "Ci siamo". La mala dei rifiuti dietro gli avvertimenti?

Questa mattina si è svolta la riunione a Orta Nova con il prefetto Grassi alla presenza dei fratelli Paolo e Marianna Borea e del sindaco Lasorsa.

"Siamo qui per sostenere la comunità e la collettività ad andare avanti, è necessario stare vicino ai sindaci in questi momenti". Ha esordito così il prefetto di Foggia, Raffaele Grassi, nel corso della riunione di coordinamento delle forze di polizia alla presenza dei fratelli Paolo e Marianna Borea, ai quali la criminalità ha incendiato un'autovettura e fatto saltare un'attività commerciale. 

"Dopo aver sentito il sindaco e fatto il punto della situazione con i vertici delle forze dell'ordine, credo che intensificheremo le attività di controllo del territorio e adotteremo le misure di tutela necessarie nei confronti delle vittime dei reati" ha ribadito Grassi. Sulle cause dei due avvertimenti incendiari, il Prefetto non si è sbilanciato: "Saranno le indagini a stabilire le dinamiche e le causali dei fatti successi"

Questo il commento di Paolo Borea, il presidente del Consiglio comunale al quale ignoti il 22 dicembre 2019 hanno incendiato l'autovettura parcheggiata in via Campania: "Vogliamo stare tranquilli, stiamo discutendo in questo momento sull'argomento delicato della Sia. Chiediamo tutela, sicurezza e presenza delle istituzioni".

Paolo Borea è il fratello di Marianna, la titolare della Boutique dell'Intimo vittima, l''11 gennaio, di una bomba piazzata e fatta esplodere davanti alla sua attività commerciale di Corso Aldo Moro.

"Stiamo cercando di vederci chiaro sulla gestione dei rifiuti operando delle scelte che evidentemente vanno in una operazione opposta a quella di chi in passato ha maturato degli interessi diversi" il commento del sindaco Lasorsa.

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