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Cronaca

Foggia corre ai ripari: emergenza rifiuti scongiurata, ma è allarme discariche

Ci sarebbero tempi e modi per superare il “temporaneo” cortocircuito secondo il primo cittadino. Assunzioni Amiu: saranno riassunti i 12 che hanno presentato denuncia

I rifiuti continueranno ad essere sversati nell’esausta discarica di soccorso, nel primo lotto, ormai al collasso. Si procederà così ancora per 10 giorni, nelle more che i giudici autorizzino Amiu all’utilizzo della ex Frisoli, sulla quale pendono i sigilli ma dissequestrata limitatamente alla messa in sicurezza del sito che, effettuata con la tecnica dei cosiddetti “muri armati” e dunque con i rifiuti stessi, permetterebbe di riaprirla allo sversamento dei camion.

E’ questa la soluzione individuata dal Comune di Foggia per tamponare l’allarme discariche scattato nei giorni scorsi, che lasciava presagire una nuova emergenza in città, comunicata in mattinata al presidente di Amiu, Gianfranco Grandaliano, volato a Foggia per ricevere rassicurazioni in merito. Nessuna emergenza, dunque. Ci sarebbero tempi e modi per superare il “temporaneo” cortocircuito  secondo il primo cittadino, che ha garantito, in qualità di commissario di bacino, anche circa l’ottenimento dell’Aia integrale nel giro di 60 giorni. Si sta lavorando, di concerto con la Provincia.

Il discorso discariche, infatti, è un vero problema per il Comune di Foggia, che si trascina da tempo, in una perenne emergenza ed il rischio di incappare sanzioni penali non indifferenti. L’autorizzazione permetterebbe di riaprire gli impianti ai 29 comuni dell’ex Ato Foggia che tornerebbero così a sversare nel bacino di riferimento, facendo affluire nelle casse anche il denaro necessario per portare a compimento il progetto di unificazione dei due siti suddetti e gli interventi, urgenti, di cui necessita il secondo lotto della discarica di soccorso per poter essere operativo. Secondo stime, poco meno di 2milioni di euro.

Soldi che il Comune di Foggia non ha. Non si esclude la possibilità di ricavare risorse aggiuntive anche dalla Regione Puglia dal momento che denaro serve anche per la chiusura definitiva dei siti e la loro manutenzione (post mortem). “Roba che avrebbe dovuto fare gli ex gestori delle discariche” chiarisce il sindaco, rifuggendo ogni responsabilità in merito. Al momento si tampona alla meno peggio.

La mattinata è stata utile anche per fare il punto sulle assunzioni Amiu ancora mancanti: 12 lavoratori in tutti, coloro che avevano presentato denuncia. “Saranno tutti riassunti” garantiscono sindaco e presidente Grandaliano, che rassicurano anche su coloro rimasti fuori per pendenze penali contro l’azienda, in fase di riabilitazione.

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