Pestato a sangue per un debito di droga, gang minaccia la madre di morte: chiesti 4 e 5 anni di carcere
La richiesta della pm Rosa Pensa, ieri mattina, al termine dell'udienza davanti al gup Dello Iacovo. I due, arrestati nel dicembre scorso dalla polizia, rispondono dei reati di tentata estorsione continuata, lesioni personali aggravate e danneggiamento; un terzo soggetto ha patteggiato la sua pena
Condanne per 4 e 5 anni di reclusione: queste le richieste avanzate dalla pm Rosa Pensa, al termine del processo con rito abbreviato a carico di due giovani foggiani accusati di aver aggredito e malmenato un ragazzo per un presunto debito di droga, minacciando e strattonando anche la madre accorsa in aiuto del figlio.
La discussione del caso si è tenuta ieri mattina, al Tribunale di Foggia, dinanzi al gup Armando Dello Iacovo. Per l’episodio, avvenuto nel novembre scorso, la polizia ha arrestato tre soggetti (un quarto non è mai stato identificato). Di questi, uno ha scelto la via del patteggiamento, mentre gli altri due hanno chiesto e ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato (scelta che comporta la riduzione di un terzo della pena). Rispondono, in concorso tra loro, dei reati di tentata estorsione continuata, lesioni personali aggravate e danneggiamento.
Il fatto, lo ricordiamo, risale alla sera del 23 novembre scorso, quando i quattro hanno sorpreso la vittima nei pressi della sua abitazione, pretendendo il saldo di un debito di 180 euro, derivante dall’acquisto di un quantitativo di cocaina. A seguito dell’aggressione, la vittima ha riportato traumi al volto, al torace e alle ginocchia, giudicati guaribili in almeno 30 giorni. Non è andata meglio alla madre, scesa in strada per soccorrere il figlio: la donna è stata minacciata di morte e violentemente strattonata dalla gang.
Uno dei due imputati, inoltre, ha commesso il fatto nonostante fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari, perché già arrestato dalla squadra mobile nell’ambito delle indagini relative alla ‘mala movida’ di piazza Mercato, dove gang giovanili, dietro futili pretesti, hanno consumato brutali pestaggi ai danni di altrettante giovani vittime nei mesi di agosto e settembre. Si tratta,inoltre, dello stesso diciannovenne destinatario pochi giorni fa di un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere per una lunga serie di svariati delitti, ben sedici, per i quali risulta gravemente indiziato.
Dopo la requisitoria della pm, l’udienza è stata rinviata all’11 aprile per repliche; l’appuntamento seguente sarà dedicato alla lettura della sentenza. Le vittime - madre e figlio, rappresentate rispettivamente dagli avvocati Maurizio Iocola ed Enrico Rando - si sono costituite parti civili nel procedimento.