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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tangenti in cambio di scarcerazioni, agevolati gruppi criminali del Foggiano: chiesto il rinvio a giudizio per il giudice De Benedictis e altri otto

La Procura ha stralciato la posizione di altri due indagati, la compagna di Della Malva Valeria Gala e lo zio del 'pentito', Matteo Della Malva. Ne rispondono i pregiudicati scarcerati Danilo Pietro della Malva, attualmente collaboratore di giustizia, Pio Michele Gianquitto e Antonio Ippedico

Comincerà il 5 ottobre a Lecce l'udienza preliminare del processo a carico dell'ex gip del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis, dell'avvocato penalista Giancarlo Chiarello e di altre sette persone accusate di tangenti in cambio di scarcerazioni, per i quali la Dda di Lecce ha chiesto il rinvio a giudizio (leggi qui i dettagli).

Contestati agli indagati i reati di concorso in corruzione in atti giudiziari, corruzione per atto contrario al dovere d'ufficio e rivelazione del segreto d'ufficio, stesse accuse che il 24 aprile scorso hanno portato in carcere De Benedictis e Chiariello. Per entrambi nell'ambito di questo procedimento sono stati poi disposti gli arresti domiciliari ma l'ex gip è rimasto in carcere perché detenuto per una vicenda relativa alla detenzione di un grosso arsenale da guerra.

Il rinvio a giudizio chiesto dai pm Roberta Licci, Alessandro Prontera e dal procuratore Leonardo Leone De Castris, riguarda quattro presunti episodi di corruzione in atti giudiziari relativi ad altrettante scarcerazioni.

Ne rispondono, in concorso tra loro, l'ex gip De Benedictis, Chiariello, il figlio Alberto e una avvocatessa, con i pregiudicati scarcerati Danilo Pietro della Malva, attualmente collaboratore di giustizia, Roberto Dello Russo, Pio Michele Gianquitto e Antonio Ippedico. Tra gli indagati anche un appuntato dei carabinieri in servizio nella sezione di polizia giudiziaria della Procura di Bari, Nicola Vito Soriano. 

La Procura ha stralciato la posizione di altri due indagati, la compagna di Della Malva Valeria Gala e lo zio del 'pentito', Matteo Della Malva riporta l'Ansa.
 

Aggiornamento: "In data 29/03/2022 il Tribunale di Lecce ha emesso sentenza assolutoria piena nei confronti del Sig. Nicola Vito Soriano perchè il fatto non sussiste, divenuta irrevocabile per la posizione dello stesso nel luglio 2022". 

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