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Cronaca

Amgas, non si chiude la vicenda per l'ex direttore: chiesto il rinvio a giudizio per le multe pagate con i soldi dell'azienda

Amgas, richiesta di rinvio a giudizio per l'ex direttore Marcello Iafelice, che fu vittima di un licenziamento immediato da parte dell'azienda "per giusta causa"

Dovrà presentarsi davanti al Gup il 30 maggio 2018, alle ore 9, Marcello Iafelice, ex direttore di Amgas, raggiunto, il 20 aprile scorso, da una richiesta di rinvio a giudizio del Sostituto Procuratore della Repubblica Alessandra Fini. Iafelice è accusato di peculato continuato per aver, in buona sostanza, accollato ad Amgas il pagamento di quattro verbali per violazione del Codice della strada. Multe elevategli nel 2009/10 durante alcune missioni, per un totale di 1.160,76 euro.

La faccenda, si ricorderà, fu “svelata” da un dossier anonimo giunto all'attenzione di Amgas ed Amministrazione comunale solo sei anni più tardi ed è stata pagata da Iafelice con un licenziamento immediato “per giusta causa”, all'esito di una indagine interna. Tanto la tempistica del licenziamento e la fonte, quanto la presunta sproporzione tra entità dell'eventuale reato e licenziamento, nonché la da più parti riconosciuta moralità del soggetto in questione,  funsero da detonare ad un vero e proprio caso politico, che portò in campo pubblicamente sindacati e forze politiche d'opposizione, che paventarono una sorta di ritorsione nei confronti dell'ex direttore.

In particolare la Direl, il sindacato dei dirigenti, parlò di atto “censurabile e fortemente viziato”, invitando ad “un supplemento di riflessione”. Il CdA, per parte sua, difese sempre il suo operato, pur aderendo, nel giugno 2017, in sede giudiziale, alla proposta di risoluzione concordata dal rapporto di lavoro.

Oggi la decisione del Tribunale che chiede il rinvio a giudizio e ne fissa l'udienza preliminare, per i reati art.81 cpv e 314 cp, in quanto Iafelice “si appropriava illecitamente della somma complessiva di euro 1.1160,76, dopo aver ricevuto i seguenti verbali (…) per infrazioni al Codice della Strada commesse durante alcune missioni, con apposite disposizioni in qualità di Direttore Generale dell'Amgas, autorizzava i pagamenti per il pagamento dei bollettini suindicati”. 

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