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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La Procura di Foggia chiede l'arresto bis per il sindaco Landella

La procura di Foggia, nel ricorso al Tribunale del Riesame di Bari, sostiene che siano attuali e concrete le esigenze cautelari. La difesa dell'avvocato Michele Curtotti

La Procura di Foggia ha chiesto al tribunale del Riesame di Bari l'arresto bis per l'ex sindaco di Foggia, Franco Landella. E' stato chiesto l'arresto anche per altri quattro indagati che il 21 maggio scorso erano stati raggiunti dalle ordinanze cautelari nell'ambito dell'inchiesta sul presunto giro di mazzette a Palazzo di Città

Si tratta della moglie di Landella, Daniela Di Donna, (nei suoi confronti era stata disposta la sospensione dell'esercizio dal pubblico ufficio), dei consiglieri comunali Dario Iacovangelo e Antonio Capotosto e dell'imprenditore Paolo Tonti. La Procura ha rinunciato invece all'appello contro la scarcerazione di Leonardo Iaccarino, ex presidente del Consiglio comunale, nonché rincipale accusatore dell'ex sindaco Landella. 

Contestata la decisione di aver optato per la misura dei domiciliari anziché per quella del carcere, oltre all'ordinanza con la quale il gip titolare delle indagini, dieci giorni dopo, rimise l'ex sindaco e i due consiglieri comunali in libertà (leggi qui). Per Landella e Capotosto scattò invece la misura interdittiva dall’esercizio di ogni pubblico uffici.

Nel ricorso presentato al tribunale del Riesame di Bari, la Procura di Foggia ha ribadito le proprie ragioni sostenendo che "per tutti gli indagati è elevatissima la possibilità di orientare a loro favore le ricostruzioni dei fatti che potranno essere veicolate dai funzionari comunali e da imprenditori, alla luce dei rapporti che gli indagati hanno intessuto".  Al contrario, i difensori degli indagati chiedono che l'appello della Procura sia rigettato in quanto le esigenze cautelari sono cessate a anche in considerazione del fatto che il Consiglio comunale, il 25 maggio scorso, era stato sciolto e che il sindaco si era dimesso giorni prima. I giudici baresi si esprimeranno dopo le festività natalizie, nel gennaio del prossimo anno.

A La Presse l'avvocato Michele Curtotti, difensore di Landella, contesta "il fatto che la procura di Foggia, nel ricorso al Tribunale del Riesame di Bari, sostenga che siano attuali e concrete le esigenze cautelari, con riferimento al pericolo di inquinamento delle prove e alla luce di dichiarazioni di alcune persone ascoltate e ritenute omertose. Non è emerso alcun elemento che abbia dimostrato che Landella abbia contattato qualcuno in questi mesi" ha sottolinea il legale.

Franco Landella, che ha sempre respinto le accuse - alcuni giorni fa aveva presentato ricorso al Tar del Lazio contro il provvedimento con cui il Consiglio dei ministri, il 5 agosto scorso, aveva disposto lo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose

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