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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Il Teatro Giordano verso la riapertura, ma slitta la data del 2 giugno

Lavori in dirittura d'arrivo. Svelato il mistero del furto delle porte anti-incendio. Iuppa: "Non erano state montate". Entro la fine del mese dovrebbe arrivare il nulla osta per l'agibilità dalla Commissione di Vigilanza

L’inaugurazione del Teatro Giordano potrebbe slittare ancora. L’ennesima, ultima data comunicata da Palazzo di Città per la riapertura – il 2 giugno, Festa della Repubblica – rischia infatti di non essere rispettata. A frenare gli entusiasmi è lo stesso assessore comunale al Patrimonio Federico Iuppa (che ha in gestione la faccenda “Giordano”), contattato da FoggiaToday, che se da un lato assicura: “Stiamo portando a termine gli ultimi interventi. Speriamo di ottenere entro fine mese il nulla osta per l’agibilità dalla Commissione di Vigilanza”, dall’altro ammette: “2 giugno? Non credo saremo pronti per quella data”.

Insomma, niente Festa della Repubblica in pompa magna per i foggiani. Ma il restauro conservativo “infinito” del secondo teatro italiano dopo il San Carlo di Napoli, che si protrae da 5 anni (per costruirlo nel 1828 ce ne vollero soli 3!) per una spesa complessiva di 5 milioni di euro, è comunque in dirittura d’arrivo. Svelato anche il mistero delle porte anti-incendio “rubate”.“Ma quale furto – replica Iuppa – semplicemente la ditta incaricata (la Ra.Co, ndr) non aveva provveduto alle misure anti-incendio. Lo sta facendo ora. Già portata a termine la protezione della volta” assicura l’assessore, che segue quotidianamente i lavori.

La notizia del furto si diffuse due mesi fa quando, in occasione di quello che si credeva l’ultimo sopralluogo, la Commissione comunale di vigilanza per lo spettacolo non potè far altro che constatare che i lavori non erano stati completati, decretando l’ennesimo rinvio della riapertura del Teatro. Comune di Foggia e impresa appaltatrice arrivarono alla resa dei conti, presente anche l’architetto Casolaro, responsabile del procedimento ora in pensione. Palazzo di Città contestò alla “Ra.Co.” le inadempienze, precisando che la custodia del cantiere era a carico dell’impresa e minacciando la segnalazione del «caso» all’Autorità per la vigilanza sugli appalti del ministero dei Lavori pubblici.

Una eventualità che era stata già ventilata a dicembre dello scorso anno ma che evidentemente non è stata più presa in considerazione. Nessuna segnalazione anche oggi. Tutto, pare, stia procedendo come dovrebbe (o avrebbe dovuto). Dopodiché la Commissione di Vigilanza potrà rilasciare il certificato di agibilità e il sipario tornare ad alzarsi. Certo, il 2 giugno sarebbe stato l’ideale. Ma non chiediamo ai foggiani di attendere ancora molto.
 

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