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Cronaca San Severo

“La morte di Yusupha ci addolora. Bisogna superare definitivamente la prospettiva dei ghetti"

L'appello di Emiliano: "Il Governo non ci lasci soli. La Regione, In questi anni, ha sperimentato ed attuato soluzioni efficaci, ha fatto nascere foresterie e percorsi di integrazione sociale per restituire la dignità dell’accoglienza"

La morte di Joof Yusupha, nell’insediamento di Torretta Antonacci, addolora e colpisce la comunità pugliese. Il dovere di tutti i livelli istituzionali è superare definitivamente la prospettiva dei ghetti; per questo al Governo centrale chiediamo di non lasciarci soli".

Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla notizia della morte del migrante 35enne, deceduto tra le fiamme che hanno avvolto il suo alloggio di fortuna nel Gran Ghetto. "La Regione pur non avendo diretta competenza in materia, consapevole dell’importanza della questione, in questi anni ha sperimentato ed attuato soluzioni efficaci, ha fatto nascere foresterie e percorsi di integrazione sociale per restituire la dignità dell’accoglienza", spiega.

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"In Capitanata sono già state realizzate strutture modulari per ospitare 1.250 migranti che arriveranno a 2.300 con gli ulteriori interventi programmati da realizzare entro il 2023. Continuano i programmi emergenziali di distribuzione di acqua potabile in tutti gli insediamenti censiti in Capitanata, di presa in carico e assistenza sanitaria, in sinergia con il Sistema sanitario regionale e le associazioni di volontariato, di erogazione di servizi di doti individuali per favorire l’uscita dai ghetti. Da questa tragedia parte il grido di dolore della nostra Regione per la ricerca di una forte coesione con tutte le istituzioni, le parti sociali, il sistema dei datoriali. Continuiamo ad essere a disposizione del Governo per realizzare questo obiettivo”, conclude.

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