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Cronaca

Foggia, candidate badanti narcotizzate e derubate: fermati dalla mobile madre e figlio

Gli agenti hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria una 47enne e il figlio di 20 anni che dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso

La vittima designata – l’unica al momento accertata - era stata adescata all’esterno dell’ufficio per il lavoro di via San Severo, tra le candidate ad un posto di lavoro come colf o badante. Alla selezione ufficiale, però, si affiancava quella ufficiosa che si consumava all’esterno della struttura (all’oscuro di tutti e di tutto) basata sul numero dei monili in oro che le donne indossavano e sfoggiavano. Una volta individuata la “candidata ideale”, veniva contattata in forma privata da due soggetti foggiani – madre e figlio – che narcotizzavano e derubavano la malcapitata dei preziosi e dei contanti in suo possesso.

E’ quanto scoperto dagli agenti della squadra mobile di Foggia che, lo scorso 22 giugno, hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria la 47enne Lucia Bruno e il figlio Francesco Cecere di 20 anni, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di rapina aggravata dalla somministrazione abusiva, alla propria vittima, di sostanza medicinale ad effetto narcotizzante (nello specifico si tratta di Benzodiazepine).

Secondo quanto accertato dagli agenti della mobile, nel pomeriggio del 21 giugno, i due - con una falsa promessa di un lavoro da badante – avevano fissato un colloquio di lavoro con una 55enne di nazionalità bulgara, ma da anni residente a Foggia. L’appuntamento era in strada: la 55enne era stata invitata a salire a bordo dell’auto guidata dal ragazzo, all’interno della quale la madre offriva alla malcapitata di turno una bibita fresca nella quale aveva disciolto la sostanza narcotizzante.

Nel giro di pochi minuti, il farmaco induceva la donna in uno stato di forte sonnolenza e intontimento, fino allo stato di incoscienza. Poi, un lungo black-out. Una volta risvegliatasi, la donna si è ritrovata abbandonata sul ciglio di una strada rurale nei pressi di via Manfredonia e con molta fatica è riuscita a orientarsi e raggiungere il più vicino centro abitato dove si è accasciata nuovamente a terra, perdendo i sensi.

La donna è stata soccorsa e accompagnata al pronto soccorso cittadino, dove le analisi di laboratorio hanno evidenziato la positività al benzodiazepine. Ripresi i sensi, la vittima ha denunciato quanto accaduto agli investigatori, precisando che i malviventi le avevano sottratto circa 300 euro, due paia di orecchini e un anello in oro, insieme a quanto contenuto nella sua borsa.

Le descrizioni fornite e la conoscenza degli inquirenti del territorio, hanno consentito di individuare come possibili responsabili dell’accaduto, la donna e il figlio 20enne nella cui abitazione sono stati i preziosi ed il denaro sottratti alla vittima, insieme a quanto contenuto nella borsa della donna, sigarette bulgare comprese.

Bruno era stata fermata già nell’agosto scorso, quando era stata arrestata in esecuzione di custodia cautelare in carcere, a seguito delle indagini della squadra mobile foggiana che la individuavano come la responsabile di tre rapine compiute in danno di altrettanti uomini, tutti avvicinati con un espediente e poi derubati in stato di incoscienza da benzodiazepine. Sull’accaduto, sono in corso ulteriori indagini della squadra mobile di Foggia per accertare eventuali altri episodi analoghi commessi in danno di altre donne straniere.

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