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Cronaca San Severo

Colpo in una gioielleria di Vasto, aggrediscono e rapinano titolare: in manette quattro giovani

Mario Spinelli, di 26 anni, Nazario Infante, di 19 anni, Luigi Gomeri di 23 anni e Carmine Ciavarella di 20 anni sono finiti in manette per il colpo alla gioielleria ‘Scafetta’ a Vasto

Alle prime luci dell’alba gli agenti della Squadra Mobile di Foggia e di Chieti, congiuntamente a personale del Commissariato di San Severo e del Commissariato di Vasto, ha eseguito quattro misure cautelari, emesse dal Gip di Vasto, nei confronti di Mario Spinelli, di 26 anni, Nazario Infante, di 19 anni, Luigi Gomeri di 23 anni e Carmine Ciavarella di 20 anni. Sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, della rapina alla gioielleria ‘Scafetta’ ubicata nel comune di Vasto.

Le immagini shock della rapina: il video

I fatti risalgono allo scoro 17 novembre, quando verso le ore 18, un giovane poi identificato in Mario Spinelli, entrò nella gioielleria chiedendo alla titolare di visionare alcuni gioielli. A un certo punto il giovane estrasse un coltello, puntandolo alla gola della donna, in seguito la afferrò per il collo e scaraventò a terra. All’interno della gioielleria era presente anche la madre della vittima, anch’ella scaraventata a terra dopo aver tentato invano di soccorrere la figlia. In seguito all’aggressione, una volta ottenuto il segnale da Spinelli, gli altri compici entrarono nel negozio, tutti con il volto coperto, completando la rapina, e asportando gioielli per un totale di 5mila euro.

Portato a compimento il colpo, i malviventi fuggirono a bordo di una fiat Punto, condotta da un complice, poi identificato in Ciavarella. Grazie alla segnalazione di un testimone, che riuscì a individuare e annotare la targa dell’auto alla polizia intervenuta sul posto, il personale del commissariato di Vasto ha avviato un’intensa attività di indagine, accertando che l’autovettura, non risultasse provento di furto, ma fosse di proprietà della madre di Ciavarella, estranea però ai fatti.

La Squadra Mobile di Foggia e il commissariato di San Severo, sono riusciti a individuare l’autovettura e Ciavarella, che ha subito deciso di collaborare, confessando il crimine, e rivelando l’esatta dinamica dei fatti. Dal racconto di Ciavarella – confermato anche dalla titolare della gioielleria – si è giunti presto all’individuazione di Spinelli, che a volto scoperto era entrato nella gioielleria dando il via al colpo.

Le indagini hanno consentito anche di accertare che i quattro soggetti, prima di compiere la rapina, avevano effettuato una serie di sopralluoghi. Spinelli stesso si era già recato mesi prima nella medesima gioielleria. Determinanti per l’esatta identificazione degli autori, è stata la presenza delle telecamere di videosorveglianza poste nelle zone limitrofe della città. Pertanto, al termine delle indagini, il Gip ha emesso la misura cautelare in carcere a carico di Spinelli, Infante e Gomeri. Per Ciavarella è stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di San Severo.

Inoltre, nel corso dell’esecuzione della misura nell’abitazione di Spinelli, sono state rinvenute anche alcune dosi di cocaina e hashish, oltre ad alcuni cinturini di orologi.

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