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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rapina, il denaro in banca non doveva consegnarlo un dipendente comunale: avviata indagine interna

Era la direttiva impartita dal sindaco ai dirigenti dopo il recente furto di carte di identità avvenuto all’Ufficio Anagrafe”

Franco Landella esprime sdegno e preoccupazione per la rapina a mano armata avvenuta alle spalle del Comune di Foggia e vicino la Prefettura, compiuta nei confronti di un dipendente dell’ufficio anagrafe che si stava recando in banca a depositare gli incassi parti a 11mila euro. “Quello che è accaduto è di una gravità inaudita e senza precedenti”. Il primo cittadino ha espresso solidarietà al dipendente vittima di “un evento agghiacciante per le sue modalità e la spietata violenza che l’ha contraddistinto”.

Rapinato dipendente dell'ufficio anagrafe: il video

Un furto di non poco conto per il quale il sindaco, dopo aver contattato il questore, spera che si faccia presto luce, si risalga ai delinquenti e la magistratura li condanni in modo esemplare. Landella fa sapere però di aver avviato un’indagine interna “finalizzata ad individuare eventuali responsabilità rispetto alla violazione di una precisa direttiva da me impartita alla conferenza dei dirigenti dopo il recente furto di carte di identità avvenuto all’Ufficio Anagrafe”.

Il sindaco di Foggia ha evidenziato fa sapere che in quell’occasione aveva ribadito che nessun dipendente comunale sarebbe dovuto uscire da Palazzo di Città con somme di denaro dell'Ente e che qualsiasi deposito in banca andava affidato a società esterne di vigilanza: “Evidentemente questa direttiva non è stata rispettata, mettendo a rischio l’incolumità fisica di un dipendente comunale e provocando un danno economico considerevole al Comune di Foggia”.

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