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Le raccolte fondi di Savino nel mirino degli agricoltori: "Non farti chiamare contadino”

Non si placano le polemiche su Giuseppe Savino, l'imprenditore agricolo finito nel mirino dei contadini della provincia di Foggia, per la seconda raccolta fondi avviata in tre anni per i danni che il maltempo avrebbe provocato al campo di tulipani

“E’ caduto il grano, è tutto distrutto”. Sta facendo il giro del web il breve video, ironico, di Edoardo Antonetti, in risposta al ‘collega’ Giuseppe, titolare insieme al fratello Michele, Della Cascina Savino di via Manfredonia, finito nel tritacarne mediatico e nelle mire di Selvaggia Lucarelli, dopo la seconda raccolta fondi aperta per i danni provocati al campo di tulipani da una grandinata. Il primo crowfunding risale al 2021, in quella occasione si era trattato di una gelata.

Richiesta, la seconda, che era stata anticipata sui social da un video, in cui il ideatore di Vazzap si era mostrato in lacrime, davanti alla distesa di tulipani, mentre era in corso la grandinata. A chi su Tik Tok ha rimproverato Edoardo, l’imprenditore agricolo ha risposto con le rime, evidenziando che a parer suo Savino abbia provocato un “danno” alla categoria:

“Sono figlio e nipote di agricoltore, oggi la temperatura è scesa sotto lo zero e quindi molti campi hanno subito danni, asparagi, carciofi, frutteti, i primi vigneti, in tutta la provincia di Foggia. Non troverà gli agricoltori che si disperano sui social perché questi si chiamano rischi d’impresa, si sa, sono danni che arrivano dal cielo e non ci lamentiamo. Anche perché è lo stesso cielo che fa arrivare la pioggia e fa crescere le piante. Quello che non va bene è speculare sul buon cuore delle persone, soprattutto perché questa cosa era avvenuta già due anni fa in seguito a una gelata. Allora se tu sai che stai coltivando delle specie a rischio perché sono molto sensibili, la prima volta ti può capitare, però poi cerchi di prevenire. Come? Con della serre, con tessuti non tessuti o magari facendo l’assicurazione. E’ troppo facile andare all’arrembaggio sapendo di essere un ottimo comunicatore e quindi sfruttare il buon cuore delle persone. A me, che sono agricoltore, capita molto spesso di vedere su whatsapp, sui social, dei colleghi che testimoniano danni da gelo, grandine e dalle bombe d’acqua. La cosa che hanno in comune questi video è la dignità e il coraggio di correre ai ripari per salvare il salvabile. Chiedo solo una cosa, spero che questo video arrivi a quel ragazzo. Non farti chiamare contadino: è una mancanza di rispetto e un’offesa a tutte le persone che veramente fanno gli agricoltori”.

Nulla da eccepire sulle qualità umane e sulle capacità di Savino imprenditore e comunicatore. Tuttavia, chi come Marco sostiene di conoscerlo e di volergli bene - e peraltro lo apprezza per l'approccio innovativo alle cose - non condivide "assolutamente che ogni volta che un evento atmosferico distrugge una parte del raccolto si debba fare tutto questo clamore mediatico con successiva raccolta fondi", perché, prosegue "è una mancanza di rispetto per le migliaia di agricoltori che spendono soldi in assicurazioni, che subiscono danni e stanno in silenzio, che piangono in silenzio, che perdono soldi in silenzio. Negli anni abbiamo vissuto personalmente eventi atmosferici di tutti i tipi, danni per decine di migliaia di euro. Migliaia di agricoltori ogni anno subiscono la stessa sorte, dopo aver investito tanto tempo, denaro e sudore. Solo oggi centinaia di agricoltori hanno subito danni catastrofici in tutta la Puglia".

Secondo Marco, l'iniziativa di Savino andrebbe nel senso opposto alle richieste di fare rete, di aggregarsi, di fare squadra: "Ci ho pensato molto prima di scrivere. Alla fine l’ho fatto. Lo devo a mio nonno, a mio padre, a tutte le decine di migliaia di colleghi che vanno avanti con le proprie forze, specialmente nei momenti difficili".

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