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Cronaca

Qualità della Vita a Foggia, Luigi Miranda: "Fiducia e largo ai giovani"

Presentati i risultati del sondaggio somministrato negli scorsi mesi a oltre mille ragazzi di scuole medie e superiori del capoluogo

In tanti hanno partecipato ieri all'incontro tenutosi nella Sala Rosa del Palazzetto dell'Arte, promosso dall'Associazione Qualità della Vita e dall'Associazione 'Le Ragioni del Cuore' per presentare i risultati del sondaggio somministrato negli scorsi mesi a oltre mille ragazzi di scuole medie e superiori della città di Foggia.

Ad aprire i lavori è il presidente AQV, l'avvocato Luigi Miranda | Oggi mi sento a casa perché questa è la quinta manifestazione che organizziamo in questa sala, ma soprattutto perché ho l'onore di avere come ospiti e relatori tanti giovani come me. L'Associazione 'Le Ragioni del Cuore' fa molto per la collettività, non a caso abbiamo voluto quest'anno integrare le domande standard del questionario sulla qualità della vita, con domande legate alla disabilità e alla solidarietà, che vuol dire rispetto di tutti gli individui.

La nostra realtà non è facile, da sempre lottiamo contro le barriere architettoniche presenti nella nostra città in ogni angolo, in tante strutture pubbliche, e contro l'inciviltà di alcuni cittadini che con i propri veicoli spesso intralciano gli scivoli di passaggio. I ragazzi che hanno risposto al sondaggio saranno la futura classe dirigente di questa città, la classe imprenditoriale, per questo i risultati, i loro pareri, le loro opinioni devono fungere da stimolo per una profonda riflessione su quelli che sono i loro bisogni e necessità.

Due risposte sono molto significative a mio parere: la prima e la seconda, dalla prima emerge che circa il 70% dei ragazzi ama la propria città, mentre nella seconda la stessa percentuale di giovani risponde che è profondamente insoddisfatto di essa. E' una città poco pulita la nostra, poco sicura, con scarsi servizi, da qui scaturisce quindi la scelta di andar via in età più matura, per motivi di studio o di lavoro, e questa constatazione scoraggia non poco. Ho la netta sensazione che i giovani non si sentano integrati in questa realtà, che la classe politica non abbia interloquito in maniera reale con loro, non sono stati resi attori principali. Dobbiamo riprendere in mano le redini del gioco, coinvolgere le istituzioni in questo percorso. Questa terra vale la pena di essere vissuta, perché è meravigliosa. Fiducia e largo ai giovani dunque".

A seguire l'intervento di Tiziana De Nisi, Presidente Associazione "Le Ragioni del Cuore" che ha spiegato quelle che sono le difficoltà connesse all'inserimento del portatore di handicap all'interno della scuola, alle carenze formative dovute ai continui tagli del personale docente di sostegno: "Noi non siamo contro la scuola, siamo accanto alla scuola - ha detto - spesso sentiamo gli sfoghi di insegnanti di docenti lasciati soli con più alunni che vivono profonde difficoltà di gestione, è per questo che all'interno dell'associazione abbiamo creato una commissione scolastica che intende occuparsi proprio di queste problematiche. Nel questionario il 64% dei ragazzi parla di fratellanza e di buoni valori, ma emerge altresì che la convivenza tra persone normali e disabili non è ancora entrata a pieno titolo nei contesti scolastici, e spesso si vivono delle difficoltà legate proprio all'incapacità di rapportarsi con il compagno o l'amico disabile".

Sono intervenuti anche Alessia Mancano e Saverio Santoro, quest'ultimo fa parte della commissione scuola de "Le Ragioni del Cuore": "Dal sondaggio emerge la mancanza di integrazione, spesso nella classe stessa il disabile si sente solo perché non entra in empatia con il resto della classe, mentre bisognerebbe comprendere che il disabile è esattamente uguale ad ognuno di noi. Ma la grossa difficoltà che vive il disabile è legata soprattutto all'incertezza del futuro, l'impossibilità di inserirsi dopo la scuola in un contesto lavorativo. La scuola dovrebbe essere solo un passaggio formativo, un diritto che spesso viene anche leso per carenze di personale. Il disabile non vuole una politica assistenziale, vuole seguire un percorso che lo porti all'autonomia".

A spiegare le modalità di svolgimento del sondaggio sono state Cristina Leardi, referente commissione relazioni sociali AQV e coordinatrice del progetto; e Clara Rabasco, coordinatrice progettuale. A seguire gli interventi programmati di Marco Buccarella, presidente Consulta degli studenti: "La vera politica è quella che ogni giorno viene fatta all'interno delle associazioni e del mondo del volontariato, l'amore per la propria città che emerge dal sondaggio è il punto dal quale partire che può far sperare in un giusto cambiamento, come diceva il Manzoni 'si dovrebbe pensare più a far bene che a star bene, e così si finirebbe per stare meglio'.

Ultimi ma determinanti sono stati gli interventi di Massimiliano Contini e Giovanni Ricciardi, due giovani studenti portatori di handicap, che hanno chiesto con forza un miglioramento della comunicazione verso gli studenti, per sensibilizzarli alla solidarietà e al rispetto, ma soprattutto un'integrazione dei servizi al fine di andare incontro alle esigenze di chi ha difficoltà motorie o altre disabilità, per consentire a tutti di poter seguire un percorso di studi adeguato, cosa che purtroppo nella nostra realtà ancora non avviene!

Ha moderato l'incontro Ernesto Tardivo, Caporedattore Gazzetta del Mezzogiorno, redazione di Capitanata.

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