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Cronaca San Michele / Corso Giuseppe Garibaldi, 58

A Palazzo di Città insorge Foggiaservizi. Urla e spintoni a vigile urbano

Tensione alle stelle in Corso Garibaldi dov'è in corso il consiglio comunale. Un vigile blocca il tentativo di ingresso in aula dei lavoratori di Foggiaservizi, ma viene spinto e insultato. Mongelli scende e rassicura tutti

Non è bastata la garanzia del futuro occupazionale giunta proprio ieri in consiglio con il via libera ad “Amacom“, la ciambella di salvataggio lanciata dall’amministrazione Mongelli ai lavoratori di Foggiaservizi. Gli stipendi sono fermi a dicembre. “Nonostante le rassicurazioni ad oggi ancora nulla si è visto“ dicono, “Siamo stanchi  e abbiamo fame“.

LA PROTESTA DEI LAVORATORI - E dopo le proteste andate in scena nelle scorse settimane (fino a quella più eclatante che li ha visti salire fin sul tetto del Comune), oggi una rappresentanza particolarmente “arrabbiata” ha fatto irruzione a Palazzo di Città, pronta ad invadere l’aula dov’era ed è ancora in corso il consiglio comunale. Obiettivo: parlare col sindaco. Ma gli agenti di Polizia Municipale di guardia all’ingresso monumentale di Corso Garibaldi (3 in tutto), fiutata “l’aria” minacciosa, hanno fatto immediatamente muro e bloccato il drappello al piano terra. Si sono vissuti attimi di forte tensione: sono volate parole grosse e un agente si è beccato un paio di spintoni. Ha chiesto aiuto, ma la Polizia, che ormai presidia quasi quotidianamente il Palazzo, è arrivata solo successivamente. E' toccato al sindaco e al vicesindaco - sospeso per qualche minuto il consiglio - scendere di sotto per sedare gli animi con la garanzia di un mandato di pagamento a breve.

DICHIARAZIONI DI RABBIA - Palpabile lo scetticismo: “sono mesi che ci rimandano a casa con le stesse rassicurazioni” replicano i lavoratori. I meno esagitati si scusano col vigile aggredito: “Nella foga è scappato uno spintone, ma involontariamente“, giurano. Mentre dal canto suo l’agente punta il dito contro l’intervento tardivo della Polizia e l’assenza di misure di sicurezza nel Palazzo: “Lo sapevo che prima o poi sarebbe accaduto - si sfoga con i presenti - "La tensione è alle stelle. Noi siamo l’avamposto. Dobbiamo avere gli strumenti necessari per difenderci”.

LA SITUAZIONE - In effetti la tensione è davvero alle stelle. Sono una novantina i dipendenti di Foggiaservizi. 90 lavoratori che non percepiscono lo stipendio da dicembre. C‘è da dire infatti che, seppur il contratto di servizio sia scaduto lo scorso 31 dicembre, il Comune di Foggia non lo ha mai rescisso. E dunque il “contatore” ha continuato a girare fino a raggiungere la sostanziosa cifra di 800mila euro, tra mensilità arretrate e tfr.

IL FUTURO - Domani incontreranno il sindaco, che ha chiesto almeno mezza giornata di tempo per dare un’occhiata alle casse comunali, invitandoli comunque a riconoscere l’enorme sforzo fatto con la delibera approvata ieri per “salvarli“: seppur destinata al fallimento perché ha chiuso in perdita le ultime tre annualità, Foggiaservizi rivivrà con Amacom, la nuova società in house che ne assorbirà i lavoratori scremati di quelle unità in odore di pensionamento. Nella fase transitoria si cercherà di garantire ai lavoratori ammortizzatori sociali in deroga. A tal fine una settimana fa è stato aperto un tavolo di crisi allargato alla Provincia e alla Regione Puglia, sul cui tavolo è giunta la vertenza.

 

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