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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Cartelle pazze" agli inquilini ex IACP, conguagli fino a 1500 euro: monta la protesta

Segnalazioni di decine e decine di famiglie, in fila in via Caggese nella sede di Arca Capitanata. Cosa giustifica un conguaglio gennaio 2012 - ottobre 2014 così esoso?

Natale amaro per gli inquilini degli alloggi IACP. Da qualche giorno è lunghissima la fila presso gli uffici di via Caggese per ricevere informazioni su presunte cartelle pazze inviate a mezzo posta alle famiglie. Dentro conguagli biennali del canone locativo che arrivano a sfiorare anche i 1500 euro. Ed il termine perentorio di pagare entro il 10 dicembre, pena sanzioni per morosità che giungono anche allo sfratto immediato. Da qui il panico per decine e decine di famiglie che in queste ore stanno segnalando la vicenda alla redazione di Foggiatoday. La somma, a loro dire, sarebbe enorme ed ingiustificata.

Negli anni hanno pagato cifre oscillanti tra i 20 e gli 80 euro mensili per l'occupazione dell'alloggio sulla base di un reddito ISEE che giurano regolarmente certificato ed inviato all'ente, la cui denominazione da novembre è mutata in "Arca Capitanata" (Agenzia regionale per la Casa e l'Abitare). Cosa giustifica un conguaglio gennaio 2012 - ottobre 2014 così esoso?

La preoccupazione si fa strada e prende le vie legali: c'è chi si rivolge agli avvocati, chi è intenzionato a fare denuncia. Chi, invece, semplicemente si mette in fila e cerca di ottenere spiegazioni. Un calvario, secondo Angela (nome di fantasia) che da due giorni sosta in via Caggese: "siamo tanti qui - spiega a Foggiatoday - impossibile sbrigare la pratica negli orari di ufficio. Per quanto ne so, il servizio Tesoreria e Canoni può avere compiuto una serie di errori. Diversi, infatti, coloro che si son visti decurtare o addirittura azzerare il pagamento".

Dichiarazioni che da un lato rassicurano dall'altro preoccupano. Possibile che per decine e decine di famiglie si sia consumato lo stesso, medesimo errore? E per quali ragioni? Proviamo a chiedere conto agli uffici Arca ma è impossibile parlare col direttore amministrativo che firma in calce le raccomandate inviate agli inquilini: dopo una vana attesa al telefono, dal centralino ci confermano solo ciò che già era nell'aria: il termine per il pagamento del conguaglio è stato posticipato a fine gennaio 2015.

C'è più tempo per mettersi in regola, insomma. "Ma quale regola - sbotta un altro inquilino - io ho sistematicamente certificato il mio reddito negli anni 2012-2013. Ed ho sempre pagato un fitto di 46 euro, attese le mie condizioni economiche che mi costringono a vivere in una casa popolare. Le pare che abbia 1500 euro?". Non solo, perché a detta degli utenti sarebbero spuntate altre irregolarità. Insomma, una serie di questioni per le quali si chiede risposta in queste ore all'ente di via Caggese. Nel 2014 per gli Istituti Autonomi Case Popolari è mutata la legislazione regionale che li ha trasformati in Arca.

Tra le modifiche introdotte, oltre allo smantellamento dei commissari ed all'introduzione dell'amministratore unico, anche nuovi criteri per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica  e l'introduzione della morosità incolpevole. Una nuova normativa, insomma, divenuta legge e che potrebbe essere alla base delle "cartelle pazze" denunciate in questi giorni.

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