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Cronaca Lucera

Tribunale di Lucera, qualcosa si muove con l'approvazione della mozione Tutolo: "Sono fiducioso"

La proposta di legge alle Camere propone l’inserimento dell’art. 8 bis (Interventi delle Regioni), chiedendo "che sia stabilito il ripristino della funzione giudiziaria, nelle rispettive sedi, dei tribunali ordinari e delle Procure soppressi"

Si riaccende il dibattito sul futuro possibile del Tribunale di Lucera, l'unico della Puglia ad essere stato soppresso quasi dieci anni fa.

La VII Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Gianfranco De Blasi, ha approvato la proposta di legge alle Camere, contenente le modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 “Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli Uffici del pubblico ministero, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148”, presentata dall'ex sindaco di Lucera e attuale consigliere regionale Antonio Tutolo.

"Il Governo Meloni ha già detto più volte - la settimana scorsa anche attraverso il Ministro della Giustizia Carlo Nordio con una dichiarazione alla Camera - che vuole rivedere la riforma della geografia giudiziaria", spiega Tutolo. "Quella scellerata disposizione è stata chiaramente una scelta sbagliata fatta sulla pelle dei cittadini di Capitanata dove la criminalità spadroneggia, contribuendo al sottosviluppo economico che sto cercando di combattere. Lo Stato deve essere più vicino a questo territorio, con un impegno straordinario di uomini, mezzi e strutture", aggiunge.

"Perciò sono fiducioso che la questione 'Lucera' venga riconsiderata, ma ci devono essere anche determinate condizioni che chiamando in causa le Regioni", continua. "Almeno altre sette in Italia si sono già mosse in questo senso, e ora anche in Puglia è iniziato l’iter che va nella stessa direzione. Il mio testo - precisa - propone in pratica l’inserimento dell’art. 8 bis (Interventi delle Regioni), specificando che in attesa di una più ampia e generale riforma della geografia giudiziaria, su richiesta delle Regioni interessate, il Ministro della Giustizia dispone, sulla base di apposite convenzioni, che sia stabilito il ripristino della funzione giudiziaria, nelle rispettive sedi, dei tribunali ordinari e delle Procure soppressi".

"Nell’ambito di queste convenzioni è però previsto che le spese di gestione e manutenzione degli immobili e di retribuzione del personale di custodia e vigilanza siano integralmente a carico del bilancio della Regione richiedente, o dei relativi enti locali. Rimarrebbero a carico dello Stato le spese relative alla retribuzione di magistrati, personale e polizia giudiziaria. Adesso il provvedimento andrà in Consiglio per la votazione finale, e voglio sperare che sia approvato all’unanimità, perché l’emergenza a cui stiamo assistendo si combatte anche così, scongiurando che la percezione di insicurezza della gente non si trasformi in coesistenza, creando una pericolosa situazione in cui piuttosto che contrastare il fenomeno criminoso si tenti di accettarlo come un fatto all’ordine del giorno con cui convivere", conclude.

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