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Cronaca

Lamorgese nella città schiacciata dalla criminalità: più uomini e proposte per combattere la 'Quarta mafia'

La titolare del Viminale è attesa domani a Foggia, dove presiederà il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica previsto in Prefettura. Nella stessa giornata, vedrà la luce l'associazione antiracket Fai intitolata ai fratelli Luciani. Previsto un incontro con gli studenti UniFg

C’è attesa per la visita, a Foggia, della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, che giunge in Capitanata dopo la serie di attentati dinamitardi che ha scosso territorio da inizio anno. La titolare del Viminale presiederà il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica previsto in Prefettura, domani mattina.

L’incontro sarà l'occasione “per valutare le misure da assumere per intensificare l'attività di prevenzione e di controllo del territorio, potenziando la strategia di contrasto già attivata". La presenza della ministra ‘battezza’ anche la nascita dell’associazione antiracket Fai ‘Luigi e Aurelio Luciani’.

Alle 14, Lamorgese farà tappa in UniFg, sempre più elemento cardine e di raccordo per costruire strategie di antimafia sociale. L’incontro con gli studenti si terrà nell’aula magna del Dipartimento di Studi Umanistici. “Siamo onorati di ospitare la ministra Lamorgese in un momento così delicato e complesso quale quello che stiamo vivendo in Capitanata”, ha spiegato il rettore Pierpaolo Limone.

“Vogliamo essere al fianco delle istituzioni svolgendo il ruolo che ci compete: la formazione delle coscienze, la responsabilità, l’etica e l’impegno civile delle future generazioni.  La lotta contro le mafie e a favore della legalità si vince insieme e gli studenti rappresentano uno snodo fondamentale per il felice esito di questo processo”.

La visita istituzionale arriva dopo un avvio di anno difficile per il territorio foggiano: in 11 giorni, infatti, sono stati registrati sette attentati dinamitardi, quattro dei quali nella sola città di San Severo. Una bomba è stata fatta esplodere anche a Vieste, davanti al portone di uno stabile in cui abita un uomo vicino ai Raduano.

Una prima risposta dello Stato è arrivata ieri, con la massiccia operazione anticrimine che ha interessato Foggia e San Severo. Le forze di polizia, congiunte, hanno sequestrato nei bassifondi delle città armi, munizioni, droga ed esplosivi (leggi i dettagli e guarda il video del blitz).

Dal Governo centrale, intanto, è arrivata già una prima risposta concreta: assegnati rinforzi alla questura di Foggia per 50 unità. La decisione è stata annunciata in risposta all’interrogazione in aula, del senatore Marco Pellegrini in rappresentanza del M5S. Il fronte pentastellato, una cui delegazione ha incontrato ieri il procuratore capo Vaccaro e il prefetto Esposito, è al lavoro su un’altra proposta: quella di portare a Foggia il pool della Direzione distrettuale antimafia di Bari che lavora e indaga sul territorio. "Ci lavoreremo già a partire da lunedì", ha assicurato la sottosegretaria alla Giustizia Anna Macina.

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