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Cronaca

'Ghetto dei Bulgari', le linee di governance per superare le criticità: si parte dalla mensa per i bambini

In programma: interventi per prevenire l’insorgenza di problematiche sanitarie, promozione della legalità e sicurezza nei rapporti di lavoro nonché ad attivare percorsi di integrazione, anche abitativa, e di inclusione sociale

Il cosiddetto ‘Ghetto dei Bulgari’ al centro di un tavolo tecnico in Prefettura. L’accampamento di fortuna che sorge a pochi chilometri da Foggia, e che ospita un numero considerevole di minori, è stato al centro di una riunione che ha visto impegnati il prefetto di Foggia, Maria Tirone, il presidente del Tribunale per i Minorenni e il Procuratore della Repubblica del Tribunale per i Minorenni.

Solo pochi giorni fa, la borgata è stato teatro di un grave incendio che è costato la vita di un 20enne, ospite di uno dei tanti alloggi di fortuna della zona. Durante l’incontro sono state definite, nel rispetto delle competenze degli enti deputati alle politiche attive, le linee di governance per il graduale superamento delle criticità connesse all’insediamento abusivo alle porte di Foggia, connotato da una elevata presenza di minori.

All’incontro, oltre ai vertici dell’Autorità Giudiziaria Minorile, hanno partecipato il sindaco di Foggia, il sindaco di Manfredonia, il questore, il comandante provinciale dei carabinieri, un rappresentante dell’ASL di Foggia e della Caritas in rappresentanza delle associazioni che operano nell’insediamento, il Console Onorario di Bulgaria.

VIDEO: LE FIAMME AVVOLGONO IL GHETTO DEI BULGARI

Nel dettaglio, è stato deciso di costituire un tavolo, che sotto la regia e il coordinamento della Prefettura, d’intesa con la Magistratura Minorile, avrà il compito di monitorare e sollecitare l’attuazione di interventi a favore dei cittadini rom ancora presenti nel campo volti a prevenire l’insorgenza di problematiche sanitarie, a promuovere la legalità e la sicurezza nei rapporti di lavoro nonché ad attivare percorsi di integrazione, anche abitativa, e di inclusione sociale soprattutto a favore dei minori, ma anche di accompagnamento per il rientro volontario nel paese di provenienza.

Nel corso dell’incontro è stato condiviso un percorso di lavoro teso a responsabilizzare i soggetti competenti (o coinvolti per la funzione svolta) mediante la condivisione degli obiettivi e degli interventi da attuarsi, nel breve, medio e lungo periodo, prevedendo anche il ricorso a bandi europei per il sostegno a progetti nazionali e trasnazionali sulla non-discriminazione e integrazione della comunità rom.

Già nella prossima settimana si terrà in Prefettura una riunione tecnica, coordinata dalla Tirone, per il monitoraggio degli impegni assunti per favorire nell’immediato condizioni di vita più dignitose almeno ai più piccoli, che potranno fruire di un servizio mensa e di attività parascolastiche. L’incontro è stato preceduto da una riunione con i rappresentanti della Caritas, di Emmaus, di Anolf, di Solidaunia, che hanno offerto concrete forme di concorso alla soluzione della tematica garantendo sostegno nella ricerca di soluzioni abitative, con garanzia anche economica e di iniziative per favorire l’allontanamento volontario.

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