Accusato di aver favorito la latitanza di Troiano: al via il processo per Antonello Scirpoli

E' partito questa mattina, dinanzi al Tribunale Collegiale di Foggia (presidente Mario Talani), il processo a carico di Antonello Scirpoli, 21enne di Vieste, accusato di aver favorito la latitanza di Gianluigi Troiano, braccio destro del boss Marco Raduano, ritenuto a capo dell’organizzazione criminale nella città di Vieste e recentemente evaso dal carcere di alta sicurezza 'Badu e Carros' di Nuoro.

Questa mattina sono state ammesse le costituzioni delle parti civili, ovvero il Comune di Foggia, rappresentato dall’avv. Roberto de Rossi (già legale di Confindustria), e del Comune di Vieste, con il legale Michele Fusillo. 

Secondo gli inquirenti, coordinati dalla Dda di Bari, Scirpoli (difeso dagli avvocati Paolo d’Ambrosio e Giuseppe Caruso), avrebbe offerto, in concorso con Luciano Calabrese, che ha però optato per un rito alternativo, "appoggi logistici e coperture, nonchè veicoli per gli spostamenti, ospitalità, luoghi di latitanza, schede telefoniche, denaro e beni di ogni genere aiutando l'imputato a sottrarsi alle ricerche delel'autorità giudiziaria", come si evince dal capo d'imputazione.

Il tutto, "con l'aggravante di aver commesso il fatto allo scopo di avvantaggiare l’associazione mafiosa di appartenenza, riconducibile al Raduano, quale articolazione operativa su Vieste del clan Lombardi-Ricucci-La Torre, evitando l'arresto di Troiano e consentendo al gruppo di fare affidamento sullo stesso per continuare ad operare sul territorio". 

Aperto quindi il dibattimento: la prossima udienza è stata già fissata al 27 aprile, quando il Collegio scioglierà la riserva sull’ammissione delle prove e potrebbe già conferire l’incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni sulle quali fondi l'accusa. Il latitante Troiano, lo ricordiamo, è attualmente in attesa di giudizio dinanzi alla Corte d'Assise di Foggia, in concorso con Angelo Bonsanto, per l'omicidio di Omar Trotta (la vicenda).