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Cronaca

Omicidio Filomena Bruno: il cadavere non verrà riesumato, rigettate integrazioni dei mezzi di prova

La prossima udienza è prevista a fine dicembre, con la requisitoria della pm e la relativa richiesta di condanna. A seguire, spazio alle discussioni delle parti civili e della difesa. Il verdetto potrebbe giungere entro fine gennaio

Chiuso il dibattimento del processo a carico di Cristoforo Aghilar, imputato reo confesso dell'omicidio di Filomena Bruno, 56enne di Orta Nova, uccisa con almeno 6 coltellate, sul pianerottolo della sua abitazione, nel pomeriggio del 28 ottobre 2019.

Questa mattina, in Corte D’Assise, il presidente Mario Talani ha sciolto le riserve in merito alle tre differenti richieste di integrazione dei mezzi di prova avanzate dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Marco Merlicco. L’imputato ha assistito all’udienza in videoconferenza dal carcere di Livorno, dove è attualmente ristretto e dove svolge regolarmente mansioni lavorative di addetto alla cucina.

Come anticipato, il legale della difesa aveva avanzato tre richieste per un accertamento di tipo tecnico: una perizia sulla pistola impugnata dall’imputato all’interno del bar 'Number One', dove alcuni giorni prima del fatto di sangue minacciò, arma in pugno, Filomena Bruno e altri familiari; una di tipo medico-legale, relativa alle ferite sul corpo della vittima e una di tipo criminologico, relativo al coltello utilizzato per commettere l’omicidio.

Richieste sulle quale si era già espressa, con parere negativo, la pubblica accusa (pm Rosa Pensa). In particolare, la Corte ha rigettato tutte e tre le integrazioni, ritenendo “non indispensabile ai fini del decidere” la perizia richiesta sulla pistola, alla luce degli esiti già acquisiti attraverso una doppia perizia, già presente agli atti. E’ stata giudicata, invece, “superflua e sovrabbondante” la richiesta di perizia medica, con eventuale riesumazione del cadavere della vittima. “La Corte osserva che è stata espletata già l’autopsia e l’esame esterno, da parte di due diversi consulenti”, precisa.

Infine, è stata ritenuta “non indispensabile ai fini del decidere, alla luce degli elementi probatori accolti in dibattimento”, la richiesta di una perizia di tipo criminalistico-criminologico sull’arma del delitto. La prossima udienza è prevista a fine dicembre, con la requisitoria della pm e la relativa richiesta di condanna. A seguire, spazio alle discussioni delle parti civili (avvocato Michele Sodrio, oggi sostituito dalla collega Laura Parisi) e della difesa. Il verdetto potrebbe giungere entro fine gennaio.

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