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Cronaca

Inchiesta tangenti, ai domiciliari un imprenditore foggiano

Dopo la confessione di oggi di Mario Lerario, durante l'udienza di convalida dell'arresto, sono scattate altre misure cautelari. L'ex dirigente della Protezione Civile resta in carcere

Un imprenditore foggiano è finito ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti che lo scorso 23 dicembre ha portato all'arresto in flagranza di reato dell'ex dirigente della Protezione Civile regionale della Puglia Mario Lerario. Si tratta di Luca Ciro Giovanni Leccese.

Secondo quanto riporta l'Ansa, sarebbe stato lui a consegnare la busta contente 10mila euro che i finanzieri hanno trovato nell'auto di Mario Lerario. L'episodio sarebbe riconducibile a una gara per il campo di Borgo Mezzanone. 

È accusato di corruzione in concorso con l'ex dirigente che oggi ha confessato durante l'udienza di convalida dell'arresto. Il gip del Tribunale di Bari, Anna Perrelli, non gli ha concesso la misura dei domiciliari, disposta, invece, sempre nel pomeriggio di oggi, per l'imprenditore di Foggia e per un imprenditore di Noci, Donato Mottola, accusato di corruzione per un altro episodio, una presunta tangente da 20mila euro che sarebbe stata consegnata sempre a Lerario il giorno prima.

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