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Cronaca Vieste

Porto di Vieste: revocati i domiciliari a ingegnere e padre, parla l’avv. Troiano

Costantino e Salvatore Aprile erano stati arrestati con l’accusa di aver esercitato pressioni negli uffici comunali e sul consiglio d’amministrazione dell’Aurora per l’affido di incarichi diretti

Erano stati arrestati nel novembre scorso con l’accusa di tentata estorsione continuata, falsità materiale commessa dal privato, possesso di segni distintivi contraffatti, contraffazione di pubblici sigilli e usurpazione di funzioni pubbliche, accusati di aver esercitato pressioni negli uffici comunali di Vieste e sul consiglio d’amministrazione dell’Aurora per mettere le mani sul porto di Vieste. A distanza di alcuni mesi, e dopo l’ottenimento del provvedimento di revoca dell’ordinanza con la quale l’ing. Costantino Aprile e il padre Salvatore, erano finiti ai domiciliari, l’avv. Matteo Troiano, prova a far chiarezza sulla vicenda

L’AVVOCATO MATTEO TROIANO |Con provvedimento del 18 marzo 2013 il GIP di Lecce dott.ssa Cinzia Vergine, su richiesta del sottoscritto, e con il parere favorevole del PM dott. Antonio De Donno, ha disposto la revoca dell’ordinanza con la quale erano stati disposti gli arresti domiciliari all’ing. Costantino Aprile e a suo padre Salvatore. Io ed il mio assistito siamo fiduciosi che presto verrà fatta chiarezza su quanto realmente accaduto. Il mio assistito ha prestato ampia collaborazione al fine di chiarire la vicenda che lo vede suo malgrado coinvolto.

Per rispetto del lavoro della magistratura e perché siamo convinti che i processi di debbano fare in aula e non in piazza, sino ad oggi non abbiamo replicato alle notizie ed alle note stampa apparse sulle varie testate giornalistiche. Atteso però che la vicenda ha avuto ampia risonanza mediatica, mi preme oggi evidenziare, emblematicamente, come spesso i “fatti” siano stati, volutamente, riportati agli (non dagli) organi di informazione in maniera quantomeno inesatta.

Mi riferisco soprattutto alla dichiarazione rilasciata dal legale del querelante, rag. Saverio Prencipe, ex presidente dell’Aurora Spa, al giornale La Gazzetta del Mezzogiorno il 3/11/2012, poi riportata anche da altri mass media. Il collega dichiarava che il suo assistito, ricevute richieste di incarichi da parte del mio cliente, aveva presentato una denuncia ai Carabinieri di Vieste, e che grazie a questa erano partite le indagini. Riferiva ancora che il suo assistito era stato sentito per ore dai CC di Vieste, che aveva collaborato con il CTU, facendogli acquisire una enorme mole di documenti.

L’avviso di garanzia al mio assistito è stato notificato in data 27/09/2012. La denuncia del sig. Prencipe è datata 29/09/2012. Non c’è traccia di precedenti documenti a sua firma negli atti di causa, così come non vi sono verbali di SIT (sommarie informazioni testimoniali). Anzi, chiamato a SIT dai CC di Vieste il giorno 24/09/2012 questi non si presentava, né il giorno stabilito, né successivamente. Ancora non abbiamo compreso quali incarichi di progettazione gli siano stati richiesti. Nella querela, inoltre, il Prencipe afferma che non ha consentito l’acquisizione di documentazione della Aurora Spa.  Ogni commento mi pare superfluo.

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