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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Severo

La morte di Yusupha indigna la politica. Il Pnrr come occasione per cancellare la vergogna dei ghetti

Le reazioni dopo il terribile incendio divampato nella notte al ghetto di Torretta Antonacci, nel quale ha perso la vita un migrante 35enne del Gambia

La morte di Yusupha, migrante 35enne del Gambia, morto nell'incendio che ha avvolto la sua baracca al Gran Ghetto, indigna la politica. 

"Siamo di nuovo annichiliti di fronte ai resti fumanti della bara di legno e plastica che si è accartocciata sui resti carbonizzati di un migrante. Un’altra morte causata dalla povertà, lo sfruttamento, i ritardi. Questi ultimi sono, oggi più che mai, inammissibili", spiega Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale.  "Il Governo, per mano del ministro Andrea Orlando, ha stanziato 200 milioni di euro dei fondi del Pnrr per cancellare la vergogna dei ghetti disseminati nelle nostre campagne e nelle periferie di tante altre città d’Italia".

Alla provincia di Foggia è stato assegnato il finanziamento più cospicuo, 103,5 milioni, che quantificano tanto il necessario a cancellare per sempre baraccopoli e insediamenti rurali abusivi che la vergognosa prassi dello sfruttamento dei migranti nei campi e non solo. "Soldi che devono essere spesi presto e bene. Consultazioni, condivisioni, partecipazioni sono tutte procedure e prassi corrette e necessarie, perché i ghetti saranno cancellati quando l’integrazione sarà realizzata per davvero nelle città e nei paesi, non ai loro margini o in mezzo alle campagne", aggiunge.

"Nella provincia di Foggi,  ciò vale per Carapelle, Carpino, Cerignola, Lesina, Poggio Imperiale, San Marco in Lamis e Manfredonia. Soprattutto Manfredonia, il cui Comune è beneficiario di 53,6 milioni di euro. Bisogna elaborare progetti e un programma utile a cancellare il ghetto della 'pista', riqualificare l’area di Borgo Mezzanone e avviare l’integrazione tra poche centinaia di residenti e migliaia di migranti. Il cronoprogramma imposto dal Pnrr è stringente, bisogna agire, rapidamente e con efficacia; è necessario mettersi subito al lavoro", conclude.

“E’ urgente intervenire con provvedimenti speciali per superare l’emergenza dei ghetti, del trasporto e dei servizi per le migliaia di lavoratrici e lavoratori stranieri della Capitanata. L’occasione del Pnrr può servire per realizzare progetti inclusivi ed arrivare all’eliminazione dei ghetti. Non possiamo sempre piangere, con cadenza sistematica e drammatica, vittime come Yusupha Joof, ragazzo gambiano divorato dalle fiamme nel campo di Torretta Antonacci”, aggiunge il segretario genarle della Fai Cisl di Foggia Donato Di Lella, con il segretario generale della Cisl di Foggia Carla Costantino e Mohammed Elmajdi, presidente dell’Anolf Puglia.

“La Fai Cisl, non più tardi di un paio di mesi fa, avena preannunciato la richiesta di una mozione parlamentare sulle emergenze migranti, prima tra tutti il caporalato che costringe all’invivibilità e alla illegalità nei campi dauni e di altri territori del Paese. La stessa Fai ha attivato l’iter di una petizione per lo smantellamento dei ghetti e di tutti gli insediamenti informali”, precisano. “Le risorse straordinarie, insieme ai fondi strutturali, possono servire per concertare e coordinare una strategia che garantisca sicurezza, realtà abitative non precarie, gestione dei servizi di prima necessità e di assistenza sanitaria e legale, insieme al potenziamento nella lotta all’illegalità, allo sfruttamento e alla irregolarità contrattuale – aggiungono Fai, Cisl e Anolf – La dignità umana, quella personale e del lavoro sono i cardini, non solo della nostra azione, ma della stessa vita di ogni lavoratrice e lavoratore e, fintanto che non sarà reale una soluzione dignitosa e definitiva, occorre garantire l’osservanza degli standard minimi dei diritti umani”.

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