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Cronaca

Gino Lisa, Marasco a Bruno: “Nessun contrasto tra Comune e AdP”

"È intollerabile che un tecnico a cui è stata attribuita una responsabilità così importante possa fare supposizioni e illazioni"

Non esisterebbe alcun contrasto tra il Comune di Foggia e Aeroporti di Puglia. La prima bozza del Piano di Rischio, approvata con deliberazione di giunta comunale n.118 del 28 novembre 2012, è stata esaminata con ENAC lo scorso 4 dicembre e, con la quale da allora l’amministrazione sarebbe in stretto contatto, per il tramite dell’ingegner Piergiorgio Brunod della “TE2C”, con un fitto scambio di chiarimenti e indicazioni per la definitiva composizione e quindi acquisizione di parere.

A seguito del parere di ENAC, il Consiglio comunale adotterà il piano e ne recepirà le previsioni nei propri strumenti urbanistici. Il parere di Valutazione di Impatto Ambientale della commissione nazionale prescinde dal Piano di Rischio, come già affermato sia in passato, e nel corso della riunione seguita al sopralluogo di mercoledì scorso, e come confermato dallo stesso ingegner Brunod, forte della vasta esperienza accumulata lavorando per 53 scali aeroportuali d’Italia e 9 all’estero.

Sono i quattro concetti-chiave che l’assessore alla Qualità e all’Assetto del Territorio, Augusto Marasco, chiarisce in risposta alle polemiche sollevate dall’ingegner Antonio Bruno, responsabile unico del procedimento e anche tra i progettisti della nuova pista aeroportuale, sempre per conto di Aeroporti di Puglia. "Per lo sviluppo del territorio provinciale l’argomento sarebbe troppo importante per ridursi a scambi di vedute a mezzo stampa ma le dichiarazioni dell’ingegner Bruno – dice Marasco – sono così distanti dalla realtà da far temere siano state espresse per provocare l’incidente istituzionale. Per l’Amministrazione comunale restano fermi i riferimenti nell’assessore regionale Guglielmo Minervini e nell’amministratore delegato di AdP Domenico Di Paola".

PIANO NAZIONALE AEROPORTI

L’assessore ricorda che "non per rivendicazioni puerili ma per legge, e cioè in forza del quinto comma dell’articolo 707 del Codice della Navigazione, sono i Comuni a dover redigere il Piano di Rischio, come più volte ribadito nel corso delle conferenze di servizi tenutesi a Bari. Né tantomeno esiste nell’universo giuridico un piano di rischio regionale: ciò a cui, forse, Bruno si riferisce è un parere urbanistico rilasciato dal Servizio Urbanistica regionale. Così come le raccomandazioni sull’altezza dei nuovi fabbricati, formulate sempre dal Servizio Urbanistica regionale, attengono, semmai, come a Bruno ben noto, al “Piano degli Ostacoli. Meraviglia, perciò, il tono delle sue allarmanti affermazioni sui futuri programmi edilizi di iniziativa pubblica – incalza l’assessore – considerando che egli stesso, sempre nel corso delle citate conferenze di servizi, ha escluso interferenze di sorta adoperandosi, addirittura, per una verifica in tal senso su richiesta di alcuni soggetti privati proponenti quei programmi edilizi".

"È intollerabile – sottolinea Marasco – che un tecnico a cui è stata attribuita una responsabilità così importante possa fare supposizioni e illazioni rispetto a carte e documentazioni che solo l’Amministrazione comunale ha prodotto. Non solo Bruno ma tutti i cittadini possono mettere il ditino su tutti i programmi urbanistici, approvati e in via di definizione, scaricando le tavole della conferenza di copianificazione del PUG messe in rete da luglio dell’anno scorso. Siccome, sebbene non invitato, ero presente alla riunione di mercoledì scorso – conclude Marasco – chiedo a Bruno di informarsi sul contenuto “vero” e sulle conclusioni della riunione e di affrettarsi a correggere le sue dichiarazioni destituite di ogni fondamento giuridico-amministrativo. Così come dichiarato dalla commissione di VIA, Stefano Calzolari, ciascuno faccia la propria parte".

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