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Cronaca

Pedofilia e abusi su minori: il progetto di prevenzione della questura di Foggia rappresenta l’Italia in Vaticano

A conferire sarà lo psicologo della Polizia di Stato, Giovanni Ippolito: porterà come esperienza l'attività di prevenzione, fatta dallo stesso insieme all'Ufficio minori della Questura di Foggia, scuole e Diocesi

La questura di Foggia rappresenta l'Italia al Convegno Mondiale della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, e sarà Giovanni Ippolito, psicologo della Polizia di Stato in servizio Qpresso questura foggiana a presentare la V.I.E.P.I. “Verbalizzazione Involontaria Evocata Per Immagini”, un importante strumento per la prevenzione degli abusi sui minori.

La Pontificia Commissione per la Tutela Minori, infatti, ha organizzato per domani, 23 marzo, in collaborazione con il Centro per la protezione dei bambini della Pontificia Università Gregoriana,  la conferenza internazionale “Safeguarding in homes and schools: learning from experience worldwide”. L’incontro, che  si terrà  presso la Pontificia Università Gregoriana, rappresenta l’occasione di confronto tra i massimi esperti nel campo, che giungeranno da Messico, Argentina, Australia, Colombia. La conferenza  sarà presieduta dal cardinale Sean O'Malley, dei Frati Minori Cappuccini,  Presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori.

A rappresentare l’Italia sarà lo psicologo della Polizia di Stato, il dottor Giovanni Ippolito, che porterà come esperienza particolarmente significativa una intensa attività di prevenzione, fatta dallo stesso, insieme al personale dell’Ufficio minori della Questura di Foggia in collaborazione con le scuole e la Diocesi della provincia, sull’abuso nei confronti dei minori. Il progetto di prevenzione della pedofilia, dei maltrattamenti e per il contrasto alla  pedo-pornografia on line, al bullismo, alla dipendenza da internet,  è stato realizzato presso scuole, parrocchie ed centri di aggregazione giovanile della Provincia di Foggia.

Prevede il coinvolgimento attivo di  insegnanti, educatori e catechisti, cioè gli interlocutori privilegiati ed indispensabili delle giovani vittime. Grazie alla loro professionalità ed al loro operato quotidiano nell’ambito dell’infanzia e dell’adolescenza, essi possono raggiungere in modo capillare, i bambini e i giovani più a rischio. L’impegno della Questura di Foggia è rivolto, in particolare ai minori, con i quali sono stati effettuati numerosi incontri, affinchè imparassero a riconoscere situazioni di rischio attraverso l’utilizzo di "schede visive".

Ed è stata proprio questa metodica innovativa che ha permesso di  raccogliere dati  che verranno discussi  durante il convegno. L’utilizzo  delle immagini per le attività nelle scuole, rielaborate e disegnate dalla docente Mariella Di Paola e che riproducevano,  in modo delicato e calibrato sull'utenza, scene di situazione di potenziale abuso,  ha portato ad osservare quello che il dr. Ippolito definisce “Verbalizzazione Involontaria Evocata Per Immagini” (V.I.E.P.I), un processo simile alla memoria involontaria già citata da Proust, una circostanza casuale che fa riemergere improvvisamente un ricordo rimasto a lungo sepolto.

Questo ha permesso che, in alcuni incontri, emergessero casi di maltrattamenti che, diversamente, sarebbero rimasti a lungo impuniti. La “Pontificia Commissio pro tutela minorum” per la protezione dei minori è stata istituita da Papa Francesco nel marzo del 2014, con Il compito specifico di proporre  le iniziative più opportune, per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili. La Polizia di Stato e, nello specifico, la Questura di Foggia ha precorso i tempi, conducendo un’attività esemplare con particolare attenzione alla valutazione dei rischi per i bambini, al riconoscimento dei segni premonitori di abuso e all’educazione dei  minori, perché questi imparino a  proteggere se stessi e sappiano chiedere aiuto quando ne hanno bisogno, e alla volontà di creare ambienti sicuri nella Chiesa, nella scuola e nella famiglia, tali così da proteggere dagli abusi. 

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