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Cronaca

Parco San Felice, un'altra estate è passata ma cosa è cambiato?

La denuncia di De Martino e Abbattista: "Oltre alla pulizia ben poco è stato fatto per rendere il principale polmone verde della città vivibile"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Nonostante le precise richieste giunte da ben duemila cittadini, che hanno firmato nella scorsa primavera la petizione ‘Ridiamo dignità a Parco San Felice, petizione consegnata nelle mani del Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, Parco San Felice è ancora una zona degradata e quasi nulla è stato fatto per renderla fruibile in tempo per la stagione estiva.

“Sono anni che il parco è in condizioni invivibili a causa della carente illuminazione che non consente alle famiglie di poterlo utilizzare in sicurezza. In questi anni tanti proclami, ma nulla di concreto è stato fatto dall’Amministrazione Comunale”. E’ quanto affermano il presidente del Comitato Civico Gente di Foggia, Salvatore de Martino e il coordinatore del Comitato di quartiere Comparto Biccari, Antonello Abbattista promotori, lo scorso mese di marzo, di una petizione sottoscritta da tantissimi foggiani, con il valido supporto di numerosi esercizi commerciali e associazioni, attraverso la quale si chiedeva all’Amministrazione comunale interventi essenziali per porre rimedio alle problematiche del più importante polmone verde della città.

“Purtroppo – spiegano de Martino e Abbattista – ben poco è stato fatto. A parte la pulizia e il taglio dell’erba, che vengono effettuate, seppur in maniera ancora insufficiente, con una certa regolarità, non è stato fatto nulla per riportare l’area verde in un situazione decorosa. Tre quarti della superficie del Parco San Felice restano al buio con quel che ne comporta anche per i rischi riguardanti la sicurezza dei cittadini. Gli irrigatori, che il Comune aveva previsto di rimettere in funzione entro fine luglio, non sono stati riaccesi e quindi il Parco San Felice resta un giallo deserto. Nulla di fatto anche per quel che concerne la messa in sicurezza del campo di calcetto in cui è ancora ben visibile la recinzione pericolante".

"Ripulire la struttura interna all’anfiteatro e non metterla in sicurezza serve a ben poco. Essa si presenta ancora pericolante ed è un importante problema dal punto di vista igienico-sanitario, perché utilizzata dai tossicodipendenti, ma anche come vespasiano dagli incivili. A questo si collega anche una disinfestazione fatta con ogni probabilità in modi e tempi errati visto che le zanzare risultano essere l’unico vero deterrente contro la microcriminalità e i tossicodipendenti, vista l’invasione che i cittadini hanno subito e stanno subendo in questa estate” sottolineano con un velo di amara ironia de Martino e Abbattista. “In più i cittadini restano in attesa di iniziative poste in essere per quel che concerne il problema sicurezza nella zona. Problema che abbiamo proposto di risolvere attraverso la conversione della vecchia sala prove dell’anfiteatro a distaccamento del corpo di Polizia Municipale”.

“Eppure Parco San Felice ha attirato, nel tempo, numerose iniziative lanciate da cittadini e associazioni per cercare di recuperarlo nonostante il continuo disinteresse del Comune di Foggia mostrato per le sorti di questo importante bene comune. Adesso” concludono De Martino e Abbattista  “si sta procedendo anche alla vandalizzazione dei giochi installati nel parco grazie all’iniziativa ‘Un euro per Parco San Felice’. Quanto ancora dovremo attendere per avere delle risposte in modo da assicurare ai cittadini foggiani un Parco San Felice verde, illuminato e sicuro e non un Far West buio e invivibile?”

FOTO | Foggia: pericoli e degrado al Parco San Felice

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