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La saga infinita del Giordano e lo scandalo del parcheggio 'La Maddalena'

Per riaprire il Teatro Giordano servono altri soldi e la cabina di trasformazione. Parcheggio Maddalena del Comune ma gestito da privati

La saga infinita del Teatro Giordano. Non sono bastati 7 anni di chiusura e oltre 5milioni di euro spesi attorno alla ristrutturazione del secondo teatro più antico del Mezzogiorno d'Italia. Servono altri soldi ed altri interventi. Circa 270mila euro per porre in essere opere di completamento interne emerse dall'ultimo sopralluogo dei vigili del fuoco (rivestimento scala antincendio, porte tagliafuoco, elevatori per disabili, contro soffittature), che in parte andranno in danno della ditta appaltatrice dei lavori, la Raco srl, alla quale il Comune di Foggia contesterà opere non eseguite a regola d'arte.

Nel frattempo il denaro dovrà essere anticipato dall'amministrazione comunale se si vuole che il teatro apra le sue porte: la determina esiste già così come il progettino in variante, che è stato trasmesso alla Soprintenedenza. Bisognerà trovare ora la copertura economica. Nel frattempo si complica la vicenda della cabina di trasformazione, prevista nel progetto originario dei lavori (esiste anche il relativo stanziamento economico, pari a 150mila euro circa) ma mai realizzata.

Ma quando si pensava che anche questo nodo fosse  finalmente avviato verso lo scioglimento (scoperta la "magagna", l'assessore che si occupa oggi del capitolo Giordano, Pippo Cavaliere, avviò subito l'iter per la sua realizzazione) si è dovuto incassare il no a collocarla, come si era pensato, alle spalle del teatro. Un esame accurato dell'area che circonda il teatro ha convinto che l'unica soluzione possibile sia quella di posizionarla nel parcheggio della Maddalena.

Ma anche lì tuttavia i problemi non mancano dal momento che una vecchia planimetria mostra come lì, dove sorge oggi il parcheggio, un tempo sorgeva un convento antichissimo, la qual cosa ha indotto la soprintendenza ad imporre cautela. Va da sé che, volendo percorrere questa strada, i tempi si allungherebbero notevolmente. Ecco perché sono al vaglio altre soluzioni.  Nessuna, tuttavia, pare, a breve termine. Ma nello scandalo ecco che scoppia un altro scandalo.

La perlustrazione e la verifica, palmo a palmo, documento per documento, dell'area della Maddalena, ha fatto emergere infatti un'altra vicenda di abusi e di illegalità che si consumano sotto l'occhio dormiente del Comune di Foggia: l'area sulla quale sorge il parcheggio della Maddalena (gestito da anni da una cooperativa privata) è di proprietà comunale. Esisterebbe anche una delibera di consiglio del 2001 che lo attesterebbe, dopo un lunghissimo contenzioso con i gestori dell'area.

Ma nonostante ciò, l'area continua ad essere gestita privatamente e, cosa ancora più grave, per un'attività con scopo di lucro senza che esista nei cassetti del Palazzo alcun atto che lo autorizzi. Tutto ciò nel totale silenzio del Comune di Foggia. Né la Polizia Municipale avrebbe provveduto sino ad oggi allo sgombero, nonostante la questione sia già nota all'attuale amministrazione dai primi di gennaio.

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