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Cronaca Strada Vicinale Sprecacenere

Operaio folgorato in via Sprecacenere: denunciati tre nomadi, presto l'autopsia

Si tratta di tre cittadini rom, che dovranno rispondere - al momento - di furto di energia elettrica. Non si esclude che le accuse potrebbero diventare ben più pesanti a seguito dei risultati dell'esame autoptico

Nell’ambito delle indagini scaturite dalla morte dell’operaio 64enne Paolo Viscillo, morto folgorato in un cantiere del cimitero di Foggia per aver toccato un cavo elettrico scoperto di un allaccio abusivo che alimentava di corrente una vicina baraccopoli, tre persone sono state denunciate dalla polizia.

Si tratta di tre cittadini rom, che dovranno rispondere - al momento - di furto di energia elettrica. Nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura di Foggia, gli investigatori hanno accertato che la vittima – carpentiere foggiano, regolarmente assunto da una ditta di San Marco in Lamis incaricata di costruire recinzioni per le cappelle dell’area di nuova espansione del cimitero di Foggia - è morta folgorata dopo aver toccato un cavo elettrico scoperto di cui ignorava l’esistenza.

Già nelle prime ore dopo l’accaduto, i tecnici dell’Enel e gli ispettori dello Spesal - Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro avevano accertato che il cavo elettrico costituiva un allaccio abusivo che, dal cantiere del cimitero, alimentava di corrente il piccolo campo nomadi presente a circa 200 metri dal campo santo. La procura ha disposto l’autopsia sul corpo di Viscillo; non si esclude che per i tre le accuse potrebbero diventare ben più pesanti a seguito dei risultati dell’esame autoptico.

Foggia, uomo folgorato in via Sprecacenere: foto di R. D'Agostino

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