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Cronaca

Pedopornografia, revenge porn, sextortion, truffa, diffamazione e stalking: le operazioni della polizia postale in Puglia

Due importanti operazioni e i dati sintetici riepilogativi delle principali attività del compartimento polizia postale e delle comunicazioni in Puglia

Il 2020 è stato caratterizzato da mutamenti profondi delle nostre abitudini di vita. In modo repentino, quasi tutte le nostre attività hanno conosciuto una rimodulazione basata in larga parte sull’utilizzo della rete, con un allargamento della platea degli utenti anche a soggetti normalmente poco adusi alle nuove tecnologie, fattore il quale, se da un lato ha accelerato un processo di modernizzazione certamente già in nuce, ha del pari determinato una accresciuta esposizione alle aggressioni della cyber-criminalità.

In questo scenario, l’impegno della polizia postale e delle comunicazioni si è indirizzato verso la prevenzione ed il contrasto di un insieme assai vasto ed eterogeneo di attacchi informatici, diretti a colpire il patrimonio personale dei cittadini come l’integrità del tessuto economico-produttivo del Paese, la regolarità dei servizi pubblici essenziali come il mondo delle professioni, la sicurezza e la libertà personale di adulti e ragazzi con particolare riferimento alla protezione dei bambini e delle persone più vulnerabili.

Tra le operazioni più rilevanti, due hanno riguardato, direttamente e anche indirettamente la Puglia: 'Luna Park' e 'Pay to see'.

Dopo due anni di indagini “sotto copertura” nel web, la polizia postaler di Milano, coordinata dal Cncpo, ha identificato 432 utenti che condividevano su applicazioni di messaggistica istantanea foto e video pedopornografici, anche di neonati. 

Dei 159 gruppi individuati, 16 erano delle vere e proprie associazioni per delinquere, composte da promotori, organizzatori e partecipi, con ruoli e compiti ben definiti. 

Sono 81 gli italiani identificati e 351 gli utenti stranieri coinvolti nell’indagine, alcuni dei quali tratti in arresto nei loro paesi di origine nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia attivata dal Cncpo.

Il fenomeno ha riguardato anche alcune delle province pugliesi, dove sono state eseguite 4 perquisizioni (tre bel Barese e una nel Tarantino), al cui esito sono stati sequestrati cinque smatphone in uso agli indagati, di età compresa tra  18 e 50 anni circa, tutti senza attività lavorativa. Gli indagati sono stati deferiti all'autorità giudiziaria e il materiale sequestrato posto a disposizione dell’Autorità inquirente.

L'altra indagine è scaturita dalla denuncia di un genitore che aveva rinvenuto sul cellulare della figlia una chat contenente un vero e proprio listino prezzi per prestazioni di natura sessuale online, con tariffe differenziate a seconda delle richieste (“sexchat 45 minuti in cui faccio da schiava = 30 euro”).

La polizia postale di Bari e Foggia, coordinata dal Cncpo, ha eseguito 21 perquisizioni su tutto il territorio nazionale anche nei confronti di diversi minori che avevano acquistato i “servizi” offerti dall’adolescente. 

I dati sintetici riepilogativi delle principali attività del compartimento polizia postale e delle comunicazioni in Puglia.

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