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Cronaca Apricena

Operazione 'Madrepietra', prosciolto l'ingegnere Matteo Bianchi: "Il fatto non sussiste"

A suo carico pendevano due accuse: il fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e il falso ideologico nella formazione di un test di cessione nell'ambito del recupero di materiali edili

Prosciolto “perché il fatto non sussiste” Matteo Bianchi, ingegnere e storico imprenditore, coinvolto nella maxi-inchiesta della guardia di finanza ‘Madrepietra’. Lo ha deciso il giudice della prima sezione penale del Tribunale di Foggia. A carico dell’ingegner Bianchi, si ricorderà, pendevano due accuse: il fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e il falso ideologico nella formazione di un test di cessione nell'ambito del recupero di materiali edili.

Per il primo capo d'imputazione fu lo stesso GUP a proscioglierlo; per il secondo, è stata l’ordinanza del 28 aprile scorso, ovvero prima ancora che le attività di primo grado potessero effettivamente iniziare. “Il mio proscioglimento avviene non a fine giudizio, ma ancora prima dell’inizio del dibattimento, vista la totale insussistenza dei reati contestat”, commenta l’ingegnere Bianchi in una nota. “Il proscioglimento viene richiesto dalla stessa Procura che quel 23 luglio 2019 ritenne esserci a mio carico due ipotesi di reato”.

“Qualche mese prima, per quelle stesse due ipotesi di reato oggi definitivamente decadute senza che sia intercorsa alcuna attività in Tribunale, il sostituto procuratore chiese ed ottenne a mio carico gli arresti domiciliari”, ripercorre l’uomo, difeso dagli avvocati Franco Metta e Paola Tortorella. “Ora inizierò una lunga battaglia per risarcimenti e, ove occorrerà, di denuncia per calunnia e diffamazione”, conclude.

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