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Cronaca

Il Gargano black-spot della caccia illegale, blitz anti-bracconaggio dei carabinieri: scattano denunce, multe e sequestri

Nel mirino le zone umide del Foggiano. Tre le persone denunciate in flagranzaper tentato furto venatorio, per utilizzo di mezzi non consentiti, per porto abusivo ed omessa custodia di arma per uso caccia e concorso nel reato

Operazione anti-bracconaggio sul Gargano, dove i carabinieri forestali del Reparto operativo ‘Soarda’ del Cites e del Reparto carabinieri ‘Parco Nazionale del Gargano’ sono stati impegnati in numerosi controlli diurni e notturni principalmente nell’aree ricadenti nel Parco Nazionale del Gargano, nelle zone umide costiere a nord ( in corrispondenza della Riserva Naturale Isola di Varano e del lago di Lesina) e nelle località interne dei comuni di Zapponeta, Manfredonia, Lesina, Carpino, Poggio Imperiale e Cerignola.

L’operazione era finalizza al contrasto del bracconaggio alle specie di avifauna migratoria e stanziale. Tre le persone denunciate in flagranza di reato per tentato furto venatorio, per utilizzo di mezzi non consentiti, per porto abusivo ed omessa custodia di arma per uso caccia e concorso nel reato. Elevati 3 verbali amministrativi  per esercizio della caccia in orari non consentiti e 2 verbali in merito all’applicazione della normativa anti Covid per non aver rispettato il divieto di spostamento sul territorio nazionale tra regioni, per un totale di 1.178 euro.

Sono stati inoltre sequestrati 3 fucili da caccia, 545 munizioni, 1 richiamo acustico a funzionamento elettromagnetico e 3 esemplari di avifauna selvatica morta. Le zone umide pugliesi, in particolare nella provincia di Foggia, sono purtroppo connotate da un'alta illegalità venatoria tanto da far rientrare le province in uno dei sette black-spot (aree calde del bracconaggio italiano) individuati dal ‘Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici’.

Tali zone rappresentano un sito di importanza internazionale in termini di biodiversità, sia per l’avifauna stanziale che per quella migratoria, poiché sono uno snodo fondamentale lungo le rotte migratorie e rappresentano una tappa fondamentale di sosta per le migliaia di uccelli che si spostano dai siti riproduttivi a quelli di svernamento.

Le specie maggiormente cacciate sono acquatici: germani Anas platyrhynchos, moriglioni Aythya ferina, alzavole Anas crecca, fischioni Anas penelope, marzaiole Anas querquedula e anche volpoche Tadorna tadorna. I carabinieri forestali hanno operato con il fattivo contributo del Cabs, l’associazione di volontari specializzati in antibracconaggio, che quotidianamente con la loro attenta azione di osservazione e di monitoraggio delle aree potenzialmente interessate al fenomeno del bracconaggio, apportano un contributo qualificato all’attività di repressione.

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